Una 20enne ecuadoriana è stata stuprata nel sonno da un suo connazionale di 51 anni ed è rimasta incinta: la notizia giunge direttamente da Primavalle, ventisettesimo quartiere di Roma, dove si trova l’appartamento al cui interno si è consumata la violenza, risalente al 19 marzo scorso. A ricostruire gli accadimenti è stato il quotidiano “Il Messaggero”, che racconta che la giovane era rimasta a dormire presso l’abitazione di alcuni amici, dato che il padre della bambina che lei ha accudito per un mese come baby sitter aveva deciso di dare una festa in suo onore. Tuttavia, nel corso della serata il quantitativo di alcolici consumato è veramente elevato, tanto che la ragazza telefona ai suoi genitori per chiedere loro di restare a dormire lì in compagnia di un’amica.



Permesso accordato: le due ragazze, vestite, si infilano sotto le coperte in un letto matrimoniale. Al party, tuttavia, era presente anche un connazionale 51enne della giovane, che, nel cuore della notte, si è intrufolato nella camera da letto. Raggiunta la vittima, figlia peraltro di conoscenti, ha iniziato ad accarezzarle il viso, ma, complici probabilmente le sostanze alcoliche consumate, respinge l’avance quasi senza accorgersene e si riaddormenta. Riapre gli occhi poco dopo, ritrovandosi seminuda, mentre l’uomo le pratica violenza. Impaurita, cerca di destare l’amica, ma non riesce a muovere un muscolo.



ECUADORIANA STUPRATA NEL SONNO DA UN CONNAZIONALE. L’AMICA: “SE FOSSI STATA BENE, LO AVREI PRESO A PIZZE”

Il giorno successivo, la 20enne ecuadoriana è distrutta e non riesce a smettere di piangere: teme di essere rimasta incinta, come peraltro conferma il test di gravidanza eseguita il mese seguente. Aiutata dalla sua amica e da un consultorio, assume la pillola del giorno dopo, credendo di avere eliminato la gravidanza. Invece, una settimana dopo, scopre di essere ancora in dolce attesa e decide di raccontare tutto alla madre, denunciando l’uomo e abortendo il feto, sequestrato in sala operatoria su preciso ordine di Antonio Calaresu, pubblico ministero.



Il 51enne è stato arrestato per violenza sessuale e messo ai domiciliari. Eppure, lui, come scrive “Il Messaggero”, ha dichiarato di essere innocente: “La ragazza era ubriaca, aveva preso anche una pasticca, forse droga, ma era consapevole”. Tuttavia, lo inchioda un sms dell’amica della vittima: “Mi rode perché, se fossi stata bene, l’avrei preso a pizze”.