Ed Sheeran, chiesti 100 milioni di risarcimento
Ed Sheeran dovrà comparire in Aula per rispondere delle accuse di plagio in merito alla sua “Thinking Out Loud” per la quale avrebbe preso spunto da “Let’s Get It On“, brano del 1973 di Marvin Gaye. A stabilire se il cantante sia o meno colpevole sarà una giuria americana. Louis Stanton, il giudice distrettuale degli Stati Uniti incaricato di stabilire di chi fosse la ragione, non è riuscito a emettere una sentenza. Sono arrivati dagli esperti musicali pareri sostanzialmente discordanti. Così, il giudice ha passato palla a una giuria composta da cittadini americani.
Louis Stanton ha così mandato a processo Ed Sheeran, che è stato accusato di violazione del copyright dalla Structured Asset Sales LLC. Ora il cantante dovrà comparire in Aula davanti alla nuova giuria che dovrà stabilire se lui e la sua co-autrice Amy Wadge siano colpevoli di plagio.
Ed Sheeran, non è la prima accusa di plagio
Ed Sheeran dovrà comparire davanti alla giuria del tribunale federale di Manhattan composta da cittadini che stabilirà anche se nella richiesta di danni da 100 milioni di dollari avanzata dalla Structured Asset Sales LLC debbano essere inclusi anche gli incassi dei concerti di Sheeran tra il 2014 e il 2015. Si andrebbero così ad aggiungere 130 milioni di sterline. Tutto è iniziato nel 2018, quando l’investitore David Pullman e la società Structured Asset Sales, che hanno acquistato i diritti di di Ed Townsend, co-autore “Let’s Get It On“, hanno accusato Ed Sheeran di avere copiato il brano.
Così, “Thinking Out Loud” di Ed Sheeran e della sua co-autrice Amy Wadge, avrebbero “copiato e sfruttato, senza autorizzazione o credito” il brano del 1973 “nella melodia, nei ritmi, nelle armonie strumentali, nel coro di accompagnamento etc“. Così le parti hanno chiesto danni pari a 100 milioni di dollari. Il cantante non è nuovo a faccende simili: lo scorso anno fu accusato di avere plagiato “Oh Why” di Sami Chokri nella sua “Shape of you“.