Ultimo Premio Strega giovani, Edith Bruck ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Di Martedì tra Ungheria e politica italiana. Il giudizio sul suo Paese è tranchant: «Per quello che sento da amiche e da amici, è un orrore: è una dittatura strisciante. Non so cosa succederà adesso, ma è un Paese nel quale voglio tornare domani o dopodomani».



Edith Bruck ha sottolineato di non voler tornare in Ungheria fino a quando ci sarà Orban come primo ministro: «Per me è molto difficile raccontare Orban, non l’ho conosciuto. Anche perché mi hanno invitato in Ungheria due-tre volte, ma non voglio andarci finchè c’è Orban: temo che qualcuno per strada mi offenda. Sanno che sono ebrea, non c’è libertà di parola e libertà di stampa».



EDITH BRUCK: “AL QUIRINALE ELEGGEREI PRODI”

Edith Bruck si è poi soffermata sulle proteste contro il green pass, con un riferimento all’accostamento tra certificato verde e i deportati ebrei registrato settimane fa a Novara: «Mi fa un effetto allucinante. Quando ho visto quanto è successo a Novara non ho dormito la notte: non si può fare della più tragedia del Novecento una specie di commedia. E’ un’offesa per annientati e sopravvissuti, non si può giocare su questa cosa spaventosa, soprattutto per noi che abbiamo vissuto quell’orrore. Anche perché il green pass è la salvezza».



Dopo aver bacchettato il modo di fare politica di Salvini e Meloni – «Non credo che oggi si possa fare il discorso “prima gli italiani”. Anche il linguaggio della Meloni è tutta retorica, tutta propaganda. La gente ascolta e applaude perché la gente ha sempre applaudito a chi urla di più»Edith Bruck ha commentato la corsa al Quirinale: «Io eleggerei Prodi (ride, ndr). Non vedo oltre Gentiloni e Letta, o una donna, ma non vedo ancora maturo il Paese»