Tra le voci più autorevoli del mondo ebraico, ce n’è una che inaspettatamente si è schierata al fianco di Matteo Salvini. Si tratta della scrittrice e poetessa Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah. Le sue dichiarazioni all’agenzia di stampa LaPresse sono clamorose. «Noi democratici, io e tanti amici miei, siamo sempre stati per l’accoglienza dei profughi e di tutti coloro che poveracci affogavano nel mare». A questo punto, ha fatto l’esempio della Francia: «Il risultato qual è stato? 8 milioni di musulmani: tra loro c’è anche chi purtroppo ha imparato l’antisemitismo e disegna le stelle di David sui muri». Poi ha fatto espressamente i nomi del vicepremier, leader della Lega, e della premier Giorgia Meloni.



«Prima ce l’avevamo con Salvini e la Meloni ma ora anche noi stiamo cambiando idea. Sono sempre stata per accettare i migranti, ora non la penso più così perché più ne arrivano e più antisemitismo portano». Un cambio di rotta importante da parte di una donna che ha dedicato tutta la sua vita all’eguaglianza e al rispetto di ogni religione, come ha sottolineato. Ma ha concluso di non poter «più dire di lasciarli entrare». Edith Bruck se l’è presa anche con la cultura di sinistra che è arrivata a strumentalizzare Lucca Comics.



EDITH BRUCK “ZEROCALCARE DOVEVA ANDARE A LUCCA COMICS”

Edith Bruck ha attaccato la scelta di Zerocalcare di disertare Lucca Comics. «Doveva andare. Non serve fare la guerra singolarmente, è una cosa assurda». A proposito della decisione del fumettista romano, ha aggiunto a LaPresse: «È una roba da matti che non riesco a capire. Ci sono dei comportamenti totalmente fuori luogo, è incomprensibile il fatto di prendere una decisione del genere. Anche perché personaggi pubblici hanno la responsabilità di dare dei segnali. Ormai tutti sono contro Israele». A proposito della guerra in Medio Oriente, Edith Bruck ha ribadito di detestare tutte le guerre, «ma questa di oggi è una roba da barbari. Una volta c’erano due eserciti che si misuravano oggi sono coinvolti civili, bambini, anziani, giovani. Hamas è disumano, come posso chiamarli? Servirebbe un nuovo linguaggio».



Come si esce da questo stallo? «Io ho sempre detto che la soluzione alla fine del conflitto in Medio Oriente sia quella di ‘due popoli e due stati’. Io credo che Israele non voglia e Hamas dichiara che vuole uccidere tutti gli ebrei del mondo, anzi dice ‘annientare’ come i nazisti, così diventa complicato arrivare a una soluzione», ha proseguito Edith Bruck. A proposito dell’attacco del 7 ottobre, la scrittrice ha concluso: «Non ci sono parole per descrivere chi taglia la testa a un bambino. La strage dei Kibbutz mi ha tolto il fiato, non riuscivo a respirare. Mi è tornata alla mente immediatamente quando ad Auschwitz durante la deportazione ho visto giocare a calci un tedesco con la testa sanguinante di un bambino. Queste scene non me le toglierò mai dalla testa e dagli occhi. Sono cose da barbari, questo è terrorismo. Io non voglio che tocchino nessun bambino al mondo, indipendentemente da quale sia la loro religione».