Com’è morto Edoardo Agnelli?
Edoardo Agnelli, la morte del figlio di Gianni Agnelli: il 15 novembre 2000 si suicida lanciandosi da un viadotto sull’ autostrada Torino-Savona. Una pagina triste della storia della famiglia Agnelli: il figlio più fragile di una delle famiglie più importanti di Italia nel 2000 decide di togliersi la vita in un modo davvero estremo. Una morte che devasta l’avvocato come raccontato all’epoca da Tiberto Rodrigo Brandolini d’ Adda, detto Ruy, figlio di Cristiana Agnelli e cugino di Edoardo: “Gianni era totalmente devastato. Mi disse: ‘Dio, devi avere un sacco di coraggio per buttarti giù da quel ponte’. Sì, Edoardo lo fece per mostrare al padre che aveva coraggio”. Giulio Marconi, invece, cuoco di famiglia, all’epoca rilasciò delle dichiarazioni molto diverse: “allora io gli ho fatto, Avvoca’, dico, un po’ di colpa ce l’ ha pure lei. Edoardo per me era un ragazzo bravissimo, il padre ha avuto poca fiducia in lui, e lui vedendosi così ha fatto quello che ha fatto”. La dinamica del suicido, a distanza di 21 anni, è ancora da chiarire ma quella mattina del 15 novembre del 2000 ha sicuramente segnato una pagina davvero terribile della vita degli Agnelli.
Chi era Edoardo Agnelli, figlio di Gianni Agnelli
Edoardo Agnelli per tanti è considerato l’erede mancato dell’impero finanziario più imponente del Paese: quello costruito negli anni da Gianni Agnelli. Una vita segnata da un rapporto complicato con il padre – avvocato, problemi di droga, ma anche un profondo senso di solitudine che hanno sicuramente contributo al folle gesto dell’erede. Non è da sottovalutare anche il fatto che Edoardo Agnelli è stato escluso dai ruoli di comando all’interno dell’azienda, ruoli che peraltro gli sarebbero spettati di diritto. Per quale motivo? A differenza dei fratelli, Edoardo è un amante dell’arte e delle bellezza: dopo aver conseguito una laurea in Lettere Moderne, si appassiona alla storia delle religioni e alla filosofia allontanandosi dall’ambito economico e dagli affari. Per il papà Gianni, infatti, non era portato per il settore industriale a tal punto da designare come erede il cugino Giovanni Alberto, detto Giovannino e poi il nipote John Elkan. Decisione che sicuramente avranno avuto un loro peso su un ragazzo fragile destinato ad un ruolo che gli viene tolto per volontà del padre. La sua morte arriva come un fulmine a ciel sereno. Il procuratore dopo accurate indagini non ha alcun dubbio: si tratta di suicidio.