Era il 1976 quando usciva La torre di Babele, uno dei dischi più ambiziosi della musica italiana e forse il capolavoro di Edoardo Bennato, già allora considerato una delle figure principali del cantautore italiano. Venerdì 8 ottobre sarà disponibile per i 25 anni della pubblicazione su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi in una speciale edizione celebrativa con la rimasterizzazione dei nastri originali e con 16 brani live, pubblicato in doppio CD, in LP+CD e in digitale.



“Con La torre di Babele volevo provare a spiegare il senso biblico di un’umanità cieca nella sua rincorsa alle armi, tale da arrivare a sfidare la divinità stessa in un escalation incontrollata ed incontrollabile. Gli uomini arrivarono a concepire di costruire un torre talmente alta da arrivare al cielo ed a Dio – spiega Edoardo, autore persino della copertina del suo album, così come quasi di tutte le cover della sua discografia – In copertina disegnai l’umanità dedita alla guerra, un immaginario scatto fotografico della famiglia umana e la sua innata propensione bellica. È un’immagine che rappresenta il concetto biblico della Torre di Babele, con gli uomini determinati a sfidare la natura e Dio stesso, che alla fine li punì per questa loro presunzione. Tutti i brani di questo disco seguono un filo conduttore ben preciso e riflettono la mia posizione in contrapposizione ad ogni forma di conflitto”.



L’album viene pubblicato in un’epoca storica caratterizzata da inquietudini sociali, dalla manifestazioni studentesche e da uno stato di instabilità politica, alle porte degli Anni di Piombo. Nella nuova edizione due brani inediti, registrati tra il 1976 e il 1977, con la partecipazione di Tony Esposito, lo scomparso Roberto Ciotti e il fratello Giorgio. Nel disco, Bennato, noto fino ad allora per registrare i suoi pezzi da solo, con la chitarra acustica a dodici corde, l’armonica a bocca e il kazoo e poche percussioni, fece una svolta per lui epocale facendosi accompagnare da una rock band. Ecco allora la title track che sembra un brano dei Rolling Stones, la bellissima ballata acustica Venderò, l’amara e accusatoria Cantautore, la polemica Quante brave persone. Un disco ancora attuale.

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