Continua ad essere ricoverato Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina vittima di un problema al cuore domenica scorsa durante la partita contro l’Inter all’Artemio Franchi. Ancora non vi è certezza su come stia effettivamente il giocatore della Viola, ma secondo le indiscrezioni circolanti, riportate dal sito de La Gazzetta dello Sport, la possibilità di rivedere in campo Edoardo Bove, per lo meno in Italia, sarebbe appesa ad un filo. Tutta colpa di quella piccola cicatrice che è stata rinvenuta sul cuore, e che è stata individuata dopo una duplice risonanza magnetica, e che potrebbe avere delle spiegazioni datate, sottolinea ancora la Rosa.
Il quotidiano ricorda come nel 2020 Bove abbia avuto una miocardite come conseguenza del Covid: all’epoca il giocatore era nella Roma e aveva superato comunque il problema con riposo e cortisone, senza dare alcun esito negativo. Attenzione massima anche su eventuali fenomeni che il ragazzo ha manifestato durante l’adolescenza, forse sottovalutati o ignorati perchè all’epoca dei fatti il giovane non era super seguito come oggi.
EDOARDO BOVE, INDAGINI APPROFONDITE IN CORSO
E’ vero anche che dal 2020 il giocatore si è sottoposto ogni anno ad una risonanza magnetica al cuore in quel di Villa Stuart e dalla clinica confermano che non sia mai emerso nulla di allarmante. Diverso invece quanto evidenziato con i nuovi esami dopo il malore al Franchi, che hanno appunto fatto emergere una impronta nei pressi del ventricolo sinistro.
La Gazzetta dello Sport ricorda anche che prima del suo trasferimento in prestito alla Fiorentina, Edoardo Bove aveva ottenuto l’idoneità sportiva per la stagione 2024-2025 presso la clinica Paideia, e la Fiorentina non aveva giustamente ripetuto l’esame, in quanto il certificato ottenuto era già valido per la Federazione italiana giuoco calcio. Cosa succederà quindi nessuno sa dirlo, ma il ragazzo attende ovviamente di capire il proprio destino, ancora ricoverato presso il reparto di terapia intensiva del Careggi di Firenze, in miglioramento costante.
EDOARDO BOVE, COSA POTREBBE ACCADERE
La Rosa spiega che il giocatore sarebbe un po’ “irritato” per come stanno trattando il suo caso, considerandosi come un semplice infortunato e null’altro, nel frattempo tutto tace dall’ospedale fiorentino, che per le ultime 48 ore non ha emesso alcun bollettino, sicuramente per una questione di privacy nei confronti del giocatore, ma anche perchè stanno effettuando tutti gli esami del caso e probabilmente vogliono attendere un esito certo prima di eventuali comunicazioni.
Si vuole in particolare comprendere, scrive ancora il quotidiano sportivo, se non vi sia una malattia di origine genetica, leggasi una cardiomiopatia che possa appunto spiegare il malore del Franchi. Servirà quindi un altro mese per un check up completo, visto che sono necessari macchinari ed esami specialistici per indagare a fondo. Secondo La Nazione sembra che sarebbe emersa una lesione del ventricolo sinistro, forse presente già nelle precedenti risonanze. Qualora questa ipotesi venisse confermata, Bove dovrebbe vivere con un piccolo defibrillatore che dà una scarica elettrica al cuore in caso di aritmia letale, lo stesso utilizzato da Eriksen. Se cosi fosse però, per Edoardo Bove si chiuderebbero le porte della Serie A tenendo conto delle regole molto stringenti del nostro campionato: Eriksen gioca da tre anni senza problemi in Premier, il mondo del calcio non si chiuderà comunque con l’addio all’Italia per Bove.