Fresco cinquantenne, Edoardo Leo si è raccontato senza filtri ai microfoni del Corriere della Sera. Attore, ma anche regista e sceneggiatore, il capitolino ha ripercorso la sua carriera, fatta di trent’anni di gavetta. “Sembro professionalmente giovane”, ha confidato, sottolineando di aver spesso accettato dei lavori semplicemente per poter pagare l’affitto.
“Ho fatto un sacco di fiction brutte, ma pure alcuni film brutti”, ha ammesso Edoardo Leo, rimarcando di non aver avuto possibilità di scelta. Non è mancata la frustrazione, così come non sono venuti i periodi difficilissimi. L’attore ha ricordato di essere stato cacciato da una serie televisiva dopo appena due settimane: “Che serie era? Non voglio riaprire il file, era un produttore allora molto famoso. È qualcosa che a 27, 28 anni ti mette in crisi. Se ho incontrato di nuovo quel produttore? Sì ma non l’ho salutato, sono stato mandato via in maniera cattiva. Dopo un periodo un po’ di depressione mi sono risvegliato. Mi hanno aiutato altri incontri, fortunati, come Nino Manfredi, uno dei miei supereroi con Scola. E Proietti. Mi smontò subito. Lui mi ha cambiato”.
EDOARDO LEO: “GIGI PROIETTI MI HA CAMBIATO”
Edoardo Leo ha speso parole importanti per Gigi Proietti, un maestro di vita e nel mondo dell’arte. “Mi disse: “Non provare a fare il figo, perchè non sei figo. Tu fai ridere”. Aveva ragione”, ha spiegato l’interprete. Dichiarazioni al miele, dunque, poi il romano s’è soffermato sulla sua vita privata e lui è noto per parlare pochissimo, se non mai, della moglie e dei figli. “È una scelta a priori a cui tengo fede sempre”, ha spiegato, sottolineando che non è nemmeno facile fare il padre quando la tua faccia è sempre in giro. E Edoardo Leo s’è detto riservato, non timido: “Posso stare nudo in palcoscenico ma se devo entrare nella sala di un ristorante piena di gente vorrei scomparire, mi sento gli occhi addosso: al di fuori del mio mestiere non mi piace”.