Lo scrittore e regista Edoardo Sylos Labini, in una intervista a La Verità, ha detto la sua sullo scenario politico attuale alla chiusura del sipario della prima tappa del Festival delle Città Identitarie. “Il concetto di patria nel suo significato più alto e profondo è tornato in auge con questo Governo. La sinistra l’aveva ghettizzata, era una parolaccia per loro. Per la sinistra – e non è un gioco di parole – nel dopoguerra patria era una parola sinistra. L’orgoglio oggi di pronunciarla e di viverla è un segno evidente della sconfitta di chi per decenni si è insediato nei gangli del potere ideologizzandoli”, ha affermato.



La critica contro la sinistra in tal senso è severa. “Hanno preso una bella botta, sono come un pugile suonato e ci metteranno del tempo per riaversi. Li vedi avvolti nelle loro bandiere arcobaleno orfani di una qualsiasi proposta; da trent’anni non conoscono più i bisogni reali delle persone e non hanno più proposto un loro progetto di società. Si sono limitati e ingegnati a stare contro il centrodestra. Agitano continui demoni perché sanno essere solo contro e mai per”.



Edoardo Sylos Labini: “Sinistra non ha più progetti da 30 anni”. Il parere su Giorgia Meloni

Il parere di Edoardo Sylos Labini sull’attuale centrodentra e sul Governo di Giorgia Meloni, al contrario, è positivo, ma è ancora presto per dare un giudizio completo. “La vera vittoria della Premier è e sarà sul piano internazionale”, ha precisato. E sulla cultura, il suo settore: “È stata messa in mano a due persone molto abili: Gennaro Sangiuliano al ministero e Giampaolo Rossi alla Rai stanno facendo un ottimo lavoro. La Rai tornerà ad essere ciò che deve essere: la prima impresa culturale del paese”.



Infine, un parere sul futuro di Forza Italia, di cui è stato membro, dopo la morte di Silvio Berlusconi, che ha conosciuto da vicino in quanto è stato anche sposato con la nipote Luna: “Dicono che Matteo Renzi possa essere il suo erede, mi pare la favola di Fedro della rana che voleva diventare bue. Anche se forse non l’erede, ma l’eredità politica di Berlusconi c’è già chi l’ha raccolta. È Giorgia Meloni, che fu da giovanissima ministro del governo Berlusconi. Lei sta garantendo la continuità del centrodestra ed è una donna di mediazione e contemporaneamente di azione”, ha concluso.