Il ricordo di Edoardo Vianello su Franco Califano: “Era una persona generosa, forse ingenua”

Edoardo Vianello è stato importantissimo nella carriera di Franco Califano scrivendo il brano “Da molto lontano”. Un’amicizia di lunga data tra i due che hanno collaborato a lungo, anche durante il periodo di grandissimo successo del cantautore con i I Vianella. Proprio il cantautore, produttore discografico e attore italiano che assieme a Nico Fidenco, Gianni Meccia e Jimmy Fontana, Vianello può considerarsi esponente di una “Scuola romana” dei cantautori ha ricordato con parole di grande stima ed affetto l’amico e collega Franco Califano. Dalle pagine di Radio Corriere Tv, Vianello ha dichiarato: “sono stato amico di Franco per cinquant’anni. Abbiamo fondato una casa discografica e lanciato i Ricchi e Poveri. È stato l’artefice del successo dei Vianella. Era una persona generosa, forse ingenua. Era semplice, ma semplice protagonista”.



Proprio Vianello è stato il primo a credere nell’innato talento artistico di Franco Califano, cantautore, produttore discografico e attore italiano di grande successo.

Edoardo Vianello: “Califano era un ragazzo fantastico”

L’inizio della carriera artistica di Franco Califano è legata a quella di Edoardo Vianello. Fu proprio lui a credere in lui spingendolo a incidere la prima canzone. “Lo spinsi a incidere la sua prima canzone, Da molto lontano. Franco, mio coscritto del ’38, era un ragazzo fantastico. La prima volta che lo incontrai lui era il “bello” e io il “famoso”. Mi chiese se poteva leggermi una sua poesia… Beh rimasi stupito: quel testo era l’esatto contrario del personaggio che lo rappresentava. Gli spiegai come scrivere una canzone e dopo pochi giorni tornò e alle sue parole aggiunsi la mia musica”.



Da lì è iniziato tutto. Non solo, Califano e Edoardo Vianello hanno poi collaborato, insieme, anche come produttori: “la notte dell’allunaggio, 20 luglio 1969, davanti alla diretta Rai decidemmo che la nostra etichetta (una delle sette satellite che faceva capo alla Rca) si sarebbe chiamata come la navicella spaziale americana, l’Apollo Records. Mettemmo sotto contratto Renato Zero, Amedeo Minghi e quei quattro ragazzi amici di Franco, i Ricchi e Poveri. Con loro pubblicammo La prima cosa bella e per Che sarà al Festival di Sanremo del 1971 ci diedero l’accoppiata con Josè Feliciano all’ultimo minuto, ma quella è una di quelle canzoni che resterà per sempre”.