Chi è Edson Tavares: l’ex fidanzato di Gessica Notaro che la sfregiò con l’acido

Edson Tavares è l’ex fidanzato di Gessica Notaro, ospite nella puntata odierna di Verissimo, in onda su Canale 5, che nel 2016 la aggredì brutalmente sotto casa sua, sfigurandole il volto con dell’acido. Una vicenda, purtroppo, ben nota e che affonda le sue motivazioni in una profondissima e sfrenata gelosia che il 32enne provava nei confronti dell’ex fidanzata, culminata con l’atroce gesto dopo un furibondo litigio.



Del passato di Edson Tavares non si conoscono molti dettagli oltre al fatto che è nato nel 1991 a Capo Verde, trasferendosi pochi anni dopo in Italia. Non è chiaro cosa l’uomo abbia studiato, mentre l’unica esperienza lavorativa che è stata resa pubblica è quella da guardia del corpo, per diverso tempo al servizio di Lele Mora. È anche noto che nel 2010 conobbe Gessica Notaro, della quale si innamorò piuttosto velocemente, conducendo una storia d’amore che, inizialmente, appariva piuttosto normale. Le cose tra Edson Tavares e Gessica Notaro, però, iniziarono ben presto a tracollare, con scenate di gelosia sempre più frequenti e violente, oltre ai primi segnali di violenza psicologica, culminati nel violentissimo e brutale attacco del 2016 che lasciò la donna irrimediabilmente sfregiata.



Le sentenze di condanna contro Edson Tavares

Dopo una breve serie di indagini, dato che fu la stessa Gessica Notaro, che oggi sarà ospitata a Verissimo, a denunciare Edson Tavares, l’uomo venne arrestato e processato, sia per le persecuzioni che per l’aggressione con l’acido. Nei primi due gradi di giudizio la corte riconobbe un totale di 18 anni di reclusione per i due capi d’imputazione contro l’ex guardia del corpo di Lele Mora, ma lui non si diede per vinto.

Edson Tavers, infatti, nel 2020 portò il suo capo fino alla Cassazione, che lo giudicò colpevole per la terza volta, ma gli ridusse la pena a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione. Inoltre, la Cassazione ha confermato anche l’espulsione immediata del 32enne una volta che avrà finito di scontare la sua pena in Italia, oltre all’obbligo di risarcire le parti civili che si sono costituite a processo, ovvero la stessa Gessica Notaro a l’associazione Butterfly che si batte contro la violenza sulle donne. La Cassazione, nella motivazione alla condanna di Edson Tavares, ha spiegato che “nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa può contribuire ad attenuare la gravità della condotta di chi procura sfregi permanenti”, sottolineando che l’uso dell’acido era fine a “cancellare l’identità” della donna.