Edson Tavares è l’ex fidanzato di Gessica Notaro, la ex Miss Italia sfregiata con l’acido. Una violenza terribile quella subita l’11 gennaio del 2017 dalla ex concorrente di Ballando con le Stelle dal proprio fidanzato Edson che le ha gettato dell’acido in volto per gelosia. A distanza di tre anni finalmente si è conclusa la lunga trafila legale con la Cassazione che ha confermato la condanna per l’uomo di Capo Verde. Tavares è stato condannato a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione. L’ex compagno della showgirl riminese, dopo averla perseguitata, è arrivato ad un gesto estremo: sfregiandola con l’acido. “È una storia finita, ora forse posso rilassarmi” è stato il commento a caldo della bellissima Gessica Notaro all’Ansa. Una pena esemplare quella confermata dalla Cassazione che la Notare ha commentato così: “sono molto contenta, ho fatto bene a riporre la mia fiducia nella magistratura che non mi ha tradita. Devo ringraziare i miei avvocati, Fiorenzo e Alberto Alessi, che hanno fatto un lavoro eccellente. Sono quattro anni che, nonostante potessi dimostrare rabbia, sono sempre stata una signora e ho sostenuto il suo diritto di difendersi. Ora posso dire che e’ colpevole, fino al terzo grado”.



Edson Tavares e la condanna per lo sfregio a Gessica Notaro

La condanna a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione per Edson Tavares non è stata accolta molto bene dai suoi legali Riccardo Luzi e Alessandro Pinzari che hanno commentato: “su questo caso ci sono stati indubbi eccessi mediatici. Di certo rimane un processo indiziario”. La Corte d’Appello di Bologna ha rigettato il ricorso presentato in Cassazione dei difensori di Tavares accusato di aggressione con acido e stalking ai danni della bellissima ex Miss Italia Gessica Notaro. “Il fatto che il ricorso sia stato dichiarato ammissibile ci porta non solo a provare soddisfazione professionale, ma anche ad affermare che i motivi dedotti erano suffragati da questioni di diritto di rilievo indubbio” – hanno sottolineato i due legali – “chiaramente dispiace il rigetto nel merito per cui per esprimere un commento toccherà attendere le motivazioni. Di certo rimane un processo indiziario come osservato dallo stesso presidente della Corte ed occorrerà riflettere se tale tipologia di giudizio sia compatibile con l’ordinamento giuridico soprattutto quando l’imputato continua a professarsi innocente”. Nonostante la condanna in Cassazione, i legali di Edson sono pronti a replicare: “vedremo in seguito di esaminare altri eventuali ricorsi anche se rimane l’amara sensazione di un accertamento processuale incompleto di una vicenda con indubbi eccessi mediatici”. Nessun commento da parte dell’accusato.

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