Questa sera Rai 1, nella penultima prima serata di questo 2021 e prima dell’appuntamento col Capodanno in piazza, alza il sipario -ed è proprio il caso di dirlo- sulla grandissima ma allo stesso tempo dolorosa vicenda artistica e famigliare dei fratelli De Filippo. E in concomitanza con la messa in onda dell’omonimo film, diretto da Sergio Rubini e presentato nel corso dell’ultima Festa del Cinema di Roma, i riflettori si accendono non solo su Titina ma anche su Eduardo e Peppino, due geni del teatro partenopeo ma protagonisti di una forte inimicizia che li portò a separarsi umanamente e professionalmente. Qui accendiamo i riflettori su Eduardo, il secondo dei tre figli di Eduardo Scarpetta e fratello maggiore di Peppino, sopravvissuto a lui di soli quattro anni: come è morto e in quali circostanze?
Andiamo con ordine: nato a Napoli il 24 maggio del 1900 da una relazione che Scarpetta ebbe con Luisa De Filippo, Eduardo venne alla luce due anni dopo Titina (che si spense prematuramente del 1963) e tre del minore di casa, ovvero Peppino. Come detto, Eduardo fu l’ultimo dei tre figli dello storico commediografo partenopeo a morire: dopo la loro rottura e la fine del trio teatrale, i due avevano preso strade diverse e mentre alcuni parlando di un’estrema riconciliazione sul letto di morte di Peppino, altri negato questa circostanza. Eduardo sopravvisse al fratello di soli tre anni: correva il 1984 e il drammaturgo, attore e regista si era oramai dedicato alla tv; quell’anno, dopo aver partecipato allo sceneggiato “Cuore” (Luigi Comencini), sua ultima apparizione, avrebbe dovuto partecipare al grande progetto pasoliniano mai realizzato di “Porno-Theo-Kolossal” ma si spense poco dopo.
EDUARDO DE FILIPPO, COME E’ MORTO? BLOCCO RENALE, MA ANNI PRIMA AVEVA AVUTO GIA’ UN…
Secondo molti, nonostante negli ultimi anni avesse trovato una sua serenità famigliare e artistica dopo i dissapori col fratello, Eduardo era stato comunque segnato da gravi lutti famigliari, primo fra tutti la perdita della figlia Luisella 24 anni prima. La sua dipartita, ad ogni modo, avvenne a sorpresa nell’ottobre del 1984: qualche anno prima, nel marzo ’74, De Filippo era già stato ricoverato in seguito a un malore che lo aveva colto nel bel mezzo di una delle sue rappresentazioni sceniche e a seguito del quale fu decisa l’applicazione di un pacemaker. Da animale da palcoscenico quale era, Eduardo a fine mese era già tornato sul palco non sapendo tuttavia che gli restavano oramai pochi anni da vivere.
Infatti il 31 ottobre dello stesso anno, all’età di 84 anni, fu colto da un nuovo malore: questa volta si trattò di un blocco renale e per il regista, dopo una breve sofferenza, non ci fu nulla da fare. Deceduto in quel di Roma, Eduardo De Filippo venne sepolto presso il Cimitero del Verano della Capitale; della causa della sua morte ancora oggi si sa poco, dato che il tutto fu vissuto all’epoca con molto riserbo e, a differenza di oggi, non ci furono grosse indiscrezioni di stampa o bollettini medici anche perché tutto si svolse nel giro di poche ore. La cosa curiosa è che, al pari della sorella Titina e del fratello Peppino, anche Eduardo morì a Roma dove al pari degli altri due fu sepolto nella tomba di famiglia del Verano. Tutti e tre padri, e madri, nobili del grande teatro napoletano che fu e tutti sepolti, per ironia della sorte, al pari di altri grandi artisti partenopei lontani da quella Napoli che amarono così tanto.