“Offrire a tuo figlio una scelta sembra essere la chiave di volta dell’educazione” spiegano lo psichiatra infantile Daniel Marcelli e lo psicologo Antoine Périer in “Too Many Choices Upset Education”. Per i due specialisti, i valori delle nostre società moderne – libertà, autonomia, diritto di scegliere la propria vita – hanno finito per influenzare, a volte in modo eccessivo, i nostri principi anche nell’educazione dei bambini.



“I più piccoli hanno cambiato status: li alleviamo come se fossero individui, e non più soggetti”, spiega Daniel Marcelli. “Sono trascorsi circa due secoli da quando gli uomini sono passati dallo status di sudditi a quello di individui. Per le donne questa è stata la lotta del XX secolo” ha precisato lo psichiatra infantile. Ora è il turno dei nostri figli. Sempre più spesso, infatti, i genitori chiedono loro cosa abbiano voglia di indossare, quali siano i cibi che vogliono per cena e molto altro. Decisioni che possono gravare sui bambini e sulla loro mentalità.



Educazione bambini: lasciare loro troppe scelte ha anche aspetti negativi

Educare i bambini come individui ha ovviamente degli aspetti positivi: si sentono riconosciuti, rispettati, autorizzati ad esprimersi, ma bisogna ancora trovare il giusto dosaggio. “Chiedere continuamente a un bambino cosa vuole, lasciandolo scegliere e decidere (la sua dieta, i suoi vestiti, l’ora in cui vuole andare a dormire, ecc.) fin dalla primissima infanzia può anche ostacolare il suo sviluppo e avere conseguenze significative sul suo funzionamento psicologico”, secondo Daniel Marcelli.

Secondo gli esperti, scegliere significa anche arrendersi, avere paura di sbagliare o provare rimpianti. Molti bambini inoltre, si sentono gravati dal dover prendere queste molteplici decisioni: spesso si accontentano anche di un rifiuto sistematico di tutto ciò che i genitori offrono loro. La libertà nell’educazione dei bambini è importante, ma troppa potrebbe gravare sui piccoli, gettandoli in una situazione di ansia e stress. Dunque, bisognerebbe trovare un corretto compromesso tra la libertà lasciata ai figli, nel prendere le proprie decisioni, e la capacità di guidarli.