Arriva il Decreto Competitività, e con lui arriva anche l’ok sull’insegnamento di Educazione Finanziaria nella scuola secondaria. L’alternativa consisteva nel prevederlo come materia a sé stante oppure introdurlo in Educazione Civica. È prevalsa la seconda ipotesi. E probabilmente già dall’a.s. 2023/2024 sarà parte integrante del programma didattico.
Il principio su cui il Governo ha voluto fare perno si fonda sulla “partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale, economica e sociale delle comunità”, ma soprattutto con un occhio di riguardo “alla finanza personale, al risparmio e all’investimento”.
In pratica si vuole che le generazioni future abbiano conoscenze, almeno basilari, in ambito economico, per formare cittadini capaci di destreggiarsi in ambito finanziario.
Come si legge inoltre su OrizzonteScuola spetterà poi al Ministero dell’Istruzione e del Merito definirà le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Ministero, Banca d’Italia e Consob sottoscriveranno poi appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria nel rispetto dell’autonomia scolastica.
Su Educazione Finanziaria la soddisfazione delle forze di maggioranza
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato sul proprio profilo Twitter la notizia riguardante Educazione finanziaria:
“Con il ddl Competitività, l’Educazione finanziaria sarà studiata nell’ambito dell’Educazione Civica. Risparmio e investimento saranno centrali nella crescita dei ragazzi. Il MIM redigerà le linee guida per l’insegnamento, d’intesa con Bankitalia, Consob e realtà rappresentative .“
A Valditara hanno poi fatto eco anche altri esponenti di maggioranza. Tra questi il capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio al Senato, Dario Damiani: “L’iniziativa governativa riconosce l’importanza di fornire competenze finanziarie a tutti gli studenti. I nostri ragazzi risentono di un gap in materia economico-finanziaria rispetto ai coetanei europei che va colmato, e la formazione scolastica sarà il supporto cruciale”. Dalla Lega anche il deputato Giulio Centemero è intervenuto, approvando la maggiore diffusione della “cultura finanziaria, più che mai necessario nel nostro Paese”.