Esiste una scuola a Milano, gestita da insegnanti molto validi e da un’equipè di persone che provvedono di loro scelta alla gestione di questo istituto che comprende un asilo nido e una scuola materna. Si chiama “Il Giardino dei navigli” ed è situata vicino ai navigli in Alzaia al Naviglio Grande numero 68. La responsabile della scuola materna è la signora Chiara Scaglia laureatasi alla Cattolica in filosofia. La responsabile dell’asilo nido, invece, si chiama Francesca Parmeggiani. Le tre insegnanti dell’asilo nido sono Sara di 32 anni, Alexia di 24 e Isabella di 25. L’asilo nido prende il nome di Giardino dei Navigli, la Scuola Materna Santa Maria al Naviglio. C’è inoltre Margherita, un insegnante molto istruita, una vera esperta nell’educazione scolastica dei bambini. E’ una vocazione per queste insegnanti fare questo lavoro, un qualcosa che si porta nel sangue, quasi una riproiezione di quell’istinto materno che fa parte del cuore delle donne. Una passione, quasi una missione vissuta con gioia, con solarità a tu per tu con il mondo dell’innocenza. Perché come ci raccontano queste protagoniste dell’infanzia moderna, saper educare i bambini più piccoli è un istinto della donna. E il rapporto instaurato con loro è fondamentale, consiste innanzitutto nel dare un abbraccio all’innocenza dei più piccoli, per introdurli nella realtà. Non è una forma solidaristica, ma un’educazione all’amore verso la vita, quella vita che le loro madri, i loro padri gli hanno dato. Questa è l’educazione che si cerca di dare insieme alla possibilità di esaltare le qualità personali dei bambini e la loro voglia innata di scoprire il mondo. Questa è l’educazione come ci dicono Chiara, Sara, Alexia, Isabella e Margherita da dare ai bambini perché affrontino la loro vita con più sicurezza. E’ importante che poi sia la scuola, che queste insegnanti non prendano il posto di madre che spetta alla famiglia. Il percorso didattico affrontato per educare alla vita è il gioco. Il gioco infatti è la prima manifestazione di apertura del bambino verso il mondo, sviluppa la fantasia, la voglia di conoscenza innata nell’uomo, aiuta a stabilire un rapporto con la creatività, che è cosa essenziale nella crescita e nel divenire storico, esistenziale e umano dei più piccoli e che li aiuta a dare valore e col tempo a dare senso alla vita. Già il senso della vita è una cosa che ci portiamo dentro fin da piccoli. E in fondo in parte si cerca di trasmettere in questa scuola dei capolavori, il capolavoro più vero che anche i più piccoli possono captare. La creatività è un altro aspetto fondamentale della questione formativa ed esistenziale. Risolta e portata avanti dal lavoro d’equipè di queste straordinarie insegnanti – diciamolo pure chiaramente siamo rimasti stupiti dalla loro serietà, dalla loro preparazione culturale e dalla loro intelligenza. Al Giardino dei Navigli viene dato molto spazio alla conoscenza della natura, perché la natura è un modo importante per rapportarsi con la vita. Un notevole spazio viene dato anche all’arte, cercando di valorizzare tutte le attitudini artistiche che ogni bambino possiede. Tra le forme artistiche è molto importante il disegno che aiuta a sviluppare la creatività ed anche la danza e la stessa musica sono considerate forme espressive molto importanti. E l’arte dello scrivere, che è il primo rapporto con la letteratura, viene valorizzata. Questo alla Scuola dei Navigli è ormai un fatto oggettivo, che viene fatto con estrema maestria da tutta questa eccezionale equipe di insegnanti, che cercano di far imparare ai bambini tutte le attività creative esistenti al mondo. La creatività in stretto rapporto con la libertà che deve essere una cosa che i bambini possono imparare in questa piccola società che è già la scuola materna. La libertà che è all’origine di tutte le cose fondamentali dell’essere umano, per cui sviluppandola fin da piccoli si aiuta i bambini ad essere se stessi, ad inserirsi nella società moderna e da adulti capire più facilmente quale sia il senso delle cose. Tutto questo viene fatto accompagnando e modulando le esigenze dei più piccoli. I più piccoli che vanno amati e a cui vanno insegnate quelle favole educative come Biancaneve e secondo le straordinarie qualità di queste insegnanti: la preparazione culturale e l’eleganza di Isabella, l’esperienza e la saggezza di Margherita, la dolcezza e la bellezza di Sara, l’istinto materno e la genialità di Chiara, la simpatia e il fascino di Alexia. E ai bambini vengono infatti dati tutti gli insegnamenti ideali per conoscere e percepire la vita in tutte le sue forme e i suoi aspetti possibili per un’educazione fantasiosa e intelligente allo stesso tempo. I bambini così imparano uno sviluppo linguistico idoneo, un grande sviluppo della manualità e tutte quelle nozioni intellettuali necessarie per arrivare ad un’esistenza sempre positiva e realistica nel presente e nel futuro. Certo perché è proprio bello imparare con queste insegnanti che si dicono realizzate nel loro lavoro e che sentono di aver trovato in questa professione un modo per essere anche felici. E’ molto bella la gioia che provano stando a contatto con i più piccoli, dimostrando di dimenticare la competitività che è solita incontrare negli ambienti di lavoro, sostituendola con questo grandioso lavoro d’equipè, con questa responsabilità positiva nell’educare il mondo dell’infanzia. Un messaggio interiore che viene portato alla ribalta fino in fondo.
(Franco Vittadini)