Il 23 e il 24 maggio insegnanti, personale tecnico e amministrativo, ricercatori, molti dei quali precari, genitori e studenti saranno «nuovamente uniti nella protesta contro le politiche scellerate del governo che massacrano i settori della conoscenza». «La scuola pubblica statale – è detto in una nota della Flc Cgil – sta vivendo un momento di grande difficoltà, i tagli predisposti dal governo sono enormi: colpiscono pesantemente l’offerta formativa e portano al licenziamento di decine di migliaia di precari. Le Università vedono diminuire le loro risorse del 30%, licenziano i precari e vengono costrette con il ricatto a diventare fondazioni compromettendo la loro natura pubblica. Gli enti di ricerca, minacciati da estemporanei progetti di riordino, rischiano di perdere la loro autonomia mentre i precari che vi lavorano sono sbeffeggiati dal ministro Brunetta che ne annuncia il licenziamento per decreto. Si attendono altri provvedimenti che sconvolgerebbero le fondamenta del nostro sistema di istruzione cancellandone la democrazia interna».



Il 23 in Piazza del Popolo, a Roma, i coordinamenti dei ricercatori precari e con il supporto della Flc-Cgil mostreranno ad un pubblico di adulti e bambini la bellezza e l’importanza della ricerca che il governo sta calpestando: migliaia di macrofotografie con i volti delle persone che lavorano nella ricerca verranno stese in piazza del Popolo mentre si svolgeranno decine di lezioni in piazza per adulti e bambini. Il 24 maggio i movimenti saranno a Villa Dora Pamphili per una giornata di protesta originale fatta di musica, giochi teatro. La Flc è impegnata «direttamente e a fianco dei movimenti contro gli attacchi ai settori della conoscenza».

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