Pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale i criteri di valutazione per gli studenti italiani, dove viene ignorata la sentenza del Tar del Lazio relativa all’insegnamento della religione nelle scuole.

In sostanza sono state confermate le principali novità in materia emerse durante l’anno e i professori di religione vengono equiparati a tutti gli altri insegnanti in sede di scrutinio al fine di attribuire il punteggio per il credito scolastico. Esattamente il contrario di quanto chiedeva la sentenza del Tar.



Leggi anche

SCUOLA/ Da Corvetto a Senigallia, oggi si può insegnare solo se si è feriti da ciò che accadeSCUOLA/ Ogni vera lezione può nascere solo da uno sguardo nuovo di prof e studenti