Il Consiglio di Stato ha bocciato la richiesta di sospensiva delle circolari applicative emanate dal ministero dell’Istruzione.

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Tar del Lazio che aveva sospeso la circolare applicativa del ministero dell’Istruzione con la quale erano stati ridisegnati i quadri orari. Il ricorso contro le circolari del ministero era stato presentate dallo Snals-Confsal da Cgil-Fp e da due comitati di docenti e famiglie. Con i nuovi quadri orari le 36 o 40 ore settimanali si sarebbero ridotte a 32 ore, per le classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e per le seconde e terze di quelli professionali.



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I regolamenti del ministero che riformavano i licei e gli istituti tecnici e professionali erano stati varati il 15 marzo scorso. Sulla Gazzetta Ufficiale, tuttavia, erano stati pubblicati solo il 16 giugno. Per far si che la riforma procedesse spedita e consentire agli studenti delle medie di iscriversi agli istituti superiori già riformati, erano stati accelerati i provvedimenti applicativi mediante circolari che non tenevano conto del logico e consueto iter.



 

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