In tutta Italia scuole e Atenei scioperano e manifestano contro al riforma della Gelmini.
Scoppia la protesta, in tutta Italia, da parte di scuole superiori e Atnei, dopo per l’accelerazione data dal ministro Mariastella Gelmini alla riforma universitaria. «Approvate la legge o le banche diventeranno i commissari degli atenei, tutti hanno deficit paurosi. Per questa riforma abbiamo un miliardo da spendere, cento milioni per il diritto agli studi», ha dichiarato il ministro nel corso della discussione in Aulla. Per domani è previsto un presidio a Montecitorio da parte dei ricercatori. A tale protesta ha già aderito la Rete degli studenti universitari. In diverse facoltà, come ad Architettura di Roma, i ricercatori della Rete 29 aprile hanno dato vita ad una manifestazione sui tetti.
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Con loro, il segretario nazionale del Prc/Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, che ha dichiarato: «Sono salito sul tetto della facoltà di Architettura di Roma per esprimere il pieno appoggio di Rifondazione Comunista e della Federazione della Sinistra ai ricercatori e agli studenti che lo hanno occupato come forma eclatante di protesta contro il disegno di legge della ministra Gelmini». La stessa forma di protesta si è generata presso la Statale di Milano, all’università di Salerno, a Torino. Sempre nel capoluogo piemontese, oltre che a Palermo, sono stati occupati molti licei, così come a Roma, Milano, Messina, e Cosenza. Occupate anche due facoltà, lingue e lettere, a Catania, mentre a Bologna sciopera in blocco il liceo scientifico Sabin. Nell’ateneo di Pavia è stato occupato il rettorato e tredici scuole di Trieste sono state sgomberate dagli occupanti solo dopo l’intervento della Digos.