E’ attesa per domani la fase conclusiva delle votazioni sugli emendamenti al Ddl Gelmini. Intanto, dopo la bagarre, sono ripresi i lavori al Senato

La maggioranza spera di riuscire concludere entro la giornata i lavori in aula, ma l’impresa è ormai considerata improbabile. «Speriamo di finire il prima possibile vedremo quanti emendamenti riusciremo a esaminare oggi pomeriggio. Impossibile fare previsioni», aveva dichiarato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, nella speranza di evitare il grosso della manifestazioni studentesche di domani.



Attualmente, tuttavia, sono solo circa 300, su 856 presentati dall’opposizione, gli emendamenti votati e respinti. Per cui, sarà necessario attendere domani per vedere l’iter della riforma completato; non è ancora chiaro se in mattinata o nel tardo pomeriggio. Intanto, sono ripresi i lavori in Aula dopo la bagarre scoppiata quando la presidente di turno, Rosi Mauro, ha provato a dare un’accelerata a lavori.



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«Chi è favorevole, chi è contrario, approvato, respinto…»: l’esponente del Carroccio così ha tentato di fa votare per alzata di mano i senatori, scatenando l’ira dell’opposizione, secondo la quale la velocità con cui si stavano effettuando le votazioni avrebbe potuto generare il rischio di sovrapposizione tra più emendamenti. Il clima incandescente ha reso necessario la sospensione dei lavori che, dopo alcuni minuti sono ripresi regolarmente.

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