Oramai le tracce dell’esame di stato 2011 per la maturità sono state diffuse da più fonti e sono cominciate a spuntare le prime fotografie dei testi ufficiali. Al netto delle ipotesi di contraffazioni (sarebbero “scherzi” da prete), è oramai plausibile che pur non potendo avere i crismi dell’ufficialità del ministero queste tracce siano quelle reali. E già impazzano i consigli degli esperti su come affrontarle.
Ecco nel dettaglio secondo le indiscrezioni trapelate da Scuolazoo e Skuola.net e Studenti.it le domande dell’analisi del testo di Ungaretti “Lucca”.Il candidato si soffermi sui seguenti punti:
1. Riassunto della poesia
2.Analizzi gli aspetti linguistico lessicali della poesia in particolare sugli aggettivi
3. Spieghi l’espressione “la mia infanzia ne fu tutta meravigliata”
4. Individui gli elementi che caratterizzano la città
5. Elementi della città6. Quali sono le ragioni del terrore?
7. Spieghi contrapposizione tra “amori mortali” e “amore come garanzia della specie”
8. Collegamenti ad altri testi di Ungaretti e altri autoririferimento storico culturale dell’epoca a confronto con il nostro tempo
Piuttosto faticosa da ricostruire rimane la traccia della Tipologia B in ambito scientifico. Le prime informazioni (che non hanno trovato ulteriori conferme), parlavano del commento a una lettera del fisico Enrico Fermi inviata a Edoardo Amaldi in cui lo scienziato italiano esponeva le ragioni del suo esilio volontario dal Bel Paese. Tuttavia, nonostante si fosse già scatenata la fantasia su come accostare precariato, fuga dei cervelli, ricercatori sui tetti e politiche scolastiche di riforma universitaria, un frammento fotografico delle tracce getta nuova luce sulla vicenda richiamando invece a un discorso di Fermi proprio sul senso della ricerca e dei fare ricerca: clicca qui per il dettaglio completo del passaggio e il discorso da cui è tratto.
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L – La traccia di Tipologia D sulla frase di Andy Warhol “nel futuro tutti saremo famosi per quindici minuti” sè stato svolto per IlSussidiario.net da Monica Mondo (clicca qui)
– I consigli di Laura Cioni per esprimere un pensiero originale su fama e successo ai tempi dei social media alla luce della frase di Andy Warhol (clicca qui).
La poesia di Ungaretti (Tipologia A, analisi del testo) di cui si era parlato in un primo momento “Ecco Lucca” non è quella presente nella prova dell’esame di stato 2011. Un abbaglio preso da molti siti specializzati e che si è chiarito con le fotografie dei testi trapelate dagli istituti e pubblicate dal sito Scuolazoo. La poesia di Ungaretti per l’analisi del testo è “Lucca”, ed eccola in versione integrale così come proposta al candidato.
Ecco il testo di “Lucca”
A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario,
mia madre ci parlava di questi posti.
La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
La città ha un traffico timorato e fanatico.
In queste mura non ci si sta che di passaggio.
Qui la meta è partire.
Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere.
Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
Ho preso anch’io una zappa.
Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
Addio desideri, nostalgie. So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
Conosco ormai il mio destino, e la mia origine. Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
Alleverò dunque tranquillamente una prole.
Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
– Il tema di Tipologia C, il cosiddetto tema “storico” secondo le molteplici indiscrezioni dei siti specializzati riguarda il pensiero di Eric J. Hobsbawm. L’analisi del cosiddetto “secolo breve” di cui il candidato è invitato a valutare criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm, soffermandosi sugli eventi che secondo lo studioso caratterizzano gli anni ’70 del novecento (clicca qui per i dettagli sulla traccia). In particolare come chiave interpretativa riproponiamo una frase celebre dello studioso che recita così: “Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatori che speculano sulla fine della storia. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quando c’è una razza umana, la storia continuerà”
«La cosa importante da tenere presente per uno studente che commenta un testo di Ungaretti – e tutti gli autori che si collocano all’origine della rivoluzione nella poetica della Letteratura italiana, ovvero la poesia del ‘900 – è sicuramente l’aspetto linguistico; la nuova ricerca del valore della parola, della singola parola», spiega il prof. Rossano Salini a IlSussidiario.net (clicca qui per l’articolo completo e il testo di “Ecco Lucca”). Secondo il professore, «nel testo da commentare, quindi, va ricercata la densità della parola di Ungaretti. A Ungaretti dobbiamo la definizione più bella del termine “poetica” del ‘900, ovvero la parola “scavata”. Scavata – intendeva – nell’abisso della vita del poeta».
– Proponiamo in questa diretta una testimonianza positiva di una studentessa che immaginiamo già alle prese con lo svolgimento del tema, pubblicata oggi dal quotidiano L’Avvenire: “Ma quale tensione da “notte prima degli esami”: ieri sera Chiara ha festeggiato con i compagni di classe. E questa mattina, puntuale, si presenterà a scuola per la prova di italiano. “Pensavo di vivere questo momento con molta più ansia – racconta Chiara Maiocchi, studentessa all’ultimo anno del Liceo Scientifico “BACHELET” di Abbiategrasso ( Milano) – e invece mi trovo in una condizione davvero privilegiata: per la prima volta ho l’occasione di parlare di me stessa, di comunicare ciò che, in questi cinque anni, mi ha appassionato e coinvolto”. Tra queste cose, sembrerà strano, c’è la matematica, materia che Chiara ha scelto di studiare anche l’anno prossimo all’università. “Mi appassiona il modo di ragionare della matematica – osserva la giovane lombarda – soprattutto quando si tratta di risolvere i teoremi” Proprio a un teorema, quello di “incompletezza” Chiara ha dedicato la tesina che discuterà all’orale. “L’ho voluta intitolare “La conoscenza” – spiega Chiara – perchè, al termine del lavoro, sono arrivata a capire che l’uomo non potrà mai raggiungere una conoscenza assoluta e, proprio come Ulisse, sarà sempre costretto a misurarsi con nuove sfide, inseguendo un desiderio di conoscenza che non potrà mai essere completamente appagato” In fondo anche l’esame di maturità è un traguardo ma anche un punto di partenza, un trampolino di lancio per nuove sfide. Che Chiara non vede l’ora di affrontare”