E’ stato dato il via libera, dal prossimo primo settembre, a 67 mila assunzioni. Saranno iscritti in ruolo 30.482 docenti e 36.488 ausiliari tecnici e amministrativi (Ata). Si tratta del risultato raggiunto in seguito alla riunione svoltasi oggi tra il ministro dell’Istruzioni Maria Stella Gelmini e i sindacati, confederali e di categoria. All’incontro hanno partecipato anche il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il prossimo passaggio consisterà nel definire la procedura di assunzione. Andranno a ricoprire i posti vacanti nel triennio 2011-2013, in modo da impedire, in futuro, di creare nuovo precariato. Secondo il ministero, d’ora in avanti il criterio che regolerà le assunzioni sarà quello del reale fabbisogno. «Grazie ai pensionamenti e alle immissioni in ruolo degli ultimi anni», la questione del precariato avrebbe trovato finalmente una soluzione definitiva. Rispetto ai circa 250mila precari presenti nelle liste provinciali ad esaurimento, da Trastevere spiegano che «provvedimenti contenuti nel decreto per lo sviluppo consentono, all’interno del quadro di riorganizzazione del personale della scuola, di ridurre i tempi previsti e dunque di risolvere definitivamente un problema nato nei decenni passati a causa di scelte politiche irresponsabili».
Il decreto, tra le altre cose, prevede l’aggiornamento delle graduatorie ogni tre anni e non più. Come in precedenza, ogni due. «L’incontro odierno è una prima risposta inequivocabile, che vede il governo, al suo livello più alto di responsabilità, assumere precisi impegni con i sindacati», è stato il commento di Francesco Scrima, leader della Cisl scuola