La “bottega” vuole essere un soggetto operativo che si assume la responsabilità di attuare una riflessione critica e sistematica sull’esperienza dell’insegnamento della filosofia, in primo luogo attraverso una revisione approfondita dei contenuti che passano nella scuola.
In secondo luogo, intende offrire una riconsiderazione sistematica degli autori e dei temi del programma di filosofia del ‘900 secondo i criteri dell’essenzialità, della testualità e della contemporaneità con l’autore. In terzo luogo si propone di sviluppare una riflessione sui criteri e sulle modalità della valutazione delle conoscenze degli alunni: valutazione che spesso risulta spiacevolmente arbitraria, come sa chi ha esperienza di commissario agli esami di Stato.
I quattro fattori su cui sarà impostato il lavoro sono dunque essenzialità, testualità, contemporaneità con l’autore e valutazione: per “essenzialità”, intendo il saper scegliere e il saper rendere ragione – a noi stessi, ai colleghi e, soprattutto, agli allievi – delle inevitabili scelte che facciamo tra gli autori e gli argomenti che spieghiamo in classe. Scrive G. Steiner ne La lezione dei maestri a proposito dell’insegnamento: “[…]Non esiste una professione di maggiore privilegio. Risvegliare in altro essere umano forze e sogni superiori alle proprie; indurre in altri l’amore per quello che amiamo; fare del proprio intimo presente il loro futuro; è una triplice avventura senza pari. […]È una soddisfazione incomparabile quella di essere il servitore, il corriere dell’essenziale […]”.
Per “testualità” intendo il fatto che la fonte e lo strumento del nostro lavoro sono inevitabilmente i testi scritti e “viventi” dei filosofi – pena il rischio di cadere in una arbitrarietà sentimentale o ideologica -, ed è perciò una prospettiva interessante quella di aiutarci a rinvenire quali sono innanzitutto per noi i testi fondamentali, essenziali e più efficaci per conoscere e far conoscere un autore (riadattando Sant’Agostino, potremmo sintetizzare così: in manibus codices, in oculis auctoritates). Per “contemporaneità con l’autore” intendo quella posizione con cui affrontiamo gli autori e gli argomenti e che possiamo tradurre come un parlare-dialogare-interrogare cuore a cuore con il filosofo o con il tema che si sta trattando, affrontandoli con tutto noi stessi, senza ridurre di una virgola l’ampiezza del nostro bisogno di senso e significato.
Quando non siamo “contemporanei” alla sfida posta dall’autore perdiamo infatti in obiettività circa ciò che diciamo, abbandonandoci ad uno sterile nozionismo, e in forza di comunicazione, risultando noiosi a noi stessi e ai nostri allievi. Il Card. J.H. Newman usava l’espressione “cor ad cor loquitur” che penso valga tanto per il rapporto tra noi docenti e i maestri della filosofia, quanto tra noi e i nostri allievi.
La valutazione è poi un tema chiave che deve essere preso sul serio, pena il rischio di cadere in una pratica vaga e chiacchierona della filosofia, incapace di riconoscere paletti e punti fissi ragionevoli di non ritorno rispetto al modo di svolgere le verifiche di ciò che gli alunni hanno compreso.
Mi auguro che da questo impegno, che comincia alla Convention, derivi un approfondimento critico e rigoroso del nostro insegnare filosofia, in virtù di una condivisione feconda del portato di conoscenze e di esperienza dei partecipanti e di altri che incontreremo di volta in volta.
In occasione del raduno bolognese, la bottega si avvarrà del contributo prezioso di due esperti filosofi e profondi conoscitori delle dinamiche del pensiero come Costantino Esposito e Carmine Di Martino: questa preziosa collaborazione introduce una novità positiva nel panorama del rapporto tra mondo universitario e mondo della scuola. Durante l’anno si prevede una prosecuzione del lavoro, tramite incontri seminariali a cadenza mensile con dottorandi, accademici e colleghi liceali sui momenti salienti del ‘900 filosofico e sui quattro punti prima delineati. Questo primo anno della bottega è infatti dedicato al ‘900 e al programma di filosofia dell’ultimo anno del percorso di scuola secondaria e avrà come esito, almeno questa è l’intenzione, una pubblicazione monografica a fine anno scolastico, rivolta a tutti gli insegnanti di filosofia d’Italia; il testo previsto conterrà sia gli incontri specifici di approfondimento, sia il lavoro di riflessione che costruiremo insieme nella bottega sui metodi, i contenuti, e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
(Marco Ferrari)