Caro direttore,

scrivo queste note nel pomeriggio del 5 giugno; domani iniziano gli scrutini e da domani i dirigenti scolastici entrano in “conclave” e presiederanno scrutini a tempo pieno (di pomeriggio questa settimana e mattina e pomeriggio nella prossima).

Con la mia segreteria didattica sto attendendo, inutilmente, che venga reso disponibile il programma, annunciato a fine marzo, per la gestione degli esami di stato. 



L’intenzione era lodevole: mandare in pensione Conchiglia, che viene usato dai tempi di Berlinguer, e sostituirlo con un sistema più integrato con il sistema informativo del ministero e con un uso più diretto delle potenzialità del web.

Ma siamo al 5 giugno e per ora si sono visti solo dei video e delle slides. Niente programma. Eppure è ben noto che quando si cambia una organizzazione consolidata occorre tempo per la digestione e va fatta una seria formazione preventiva. Di più: le segreterie devono avere il tempo di predisporre i passaggi di dati dai software di gestione interni al nuovo sistema.



Perché mi preoccupo? Il software di gestione dell’esame di stato serve a questo: 1) registrare le varie fasi dell’esame e le relative deliberazioni (lavori preliminari, svolgimento degli scritti, correzione, assegnazione dei punteggi, svolgimento del colloquio, scrutinio e integrazione di punteggio); 2) produzione dei verbali in cui si integrano pezzi precotti con parti sostanziali prodotte dalla commissione (si pensi a tutta la problematica dei criteri e delle griglie per i punteggi, per esempio); 3) stampa dei due registri d’esame, operazione che, senza l’ausilio dell’informatica, diventa allucinante; 4) stampa del certificato di superamento delle prove; 5) passaggio dei dati in formato digitale alle segreterie per le operazioni successive.



Avrete capito che quello di cui sto parlando non si può improvvisare e che degli intoppi, dei difetti di analisi, delle difficoltà di utilizzo sono assolutamente normali data la complessità delle funzioni.

Invece la pagina sul sito del Miur continua a mancare della sostanza; ma il programma dov’è? 

Personalmente, da anni, seguo l’intero iter dell’esame fuori da Conchiglia e travaso poi le cose indispensabili per le stampe e il passaggio dati. Ma anche così facendo, ipotizzando che la Commissione web faccia flop o arrivi sul filo di lana, come organizzeremo il passaggio dati? Chi non si intende di informatica cosa farà? Cosa accadrà se allo sperimentalismo (ben organizzato) della trasmissione digitale dei testi delle prove (con tutti i problemi legati alla necessaria crittografia), si aggiungeranno la mancanza del software di gestione o il suo arrivo all’ultima ora e senza nessuna formazione di chi dovrà usarlo?

La cosa che trovo scandalosa oltre misura è la mancanza di informazioni. Nel pomeriggio del 1° giugno è stata emanata l’ennesima nota ministeriale a firma dei direttori generali Fidora e Palumbo in cui si auspica, si auspica e si auspica e non si prende alcun impegno del tipo: il programma sarà disponibile a partire dal…

Caro ministro, dovremo aspettare ancora per molto?