C’è molta confusione su quelli che sembrano veri e propri solleciti da parte dell’agenzia del fisco alle scuole paritarie. Da alcuni giorni infatti avvisi di pagamento arrivano a diversi istituti in merito al mancato pagamento della prima rata della tassa sugli immobili, scaduta da solo pochi giorni, e cioè lo scorso 18 giugno. Di solito infatti tali avvisi di pagamento impiegano parecchio tempo ad arrivare al destinatario, a volte anche un anno. Stanno dunque arrivando avvisi a spron battuto.



Ma non è solo questo il problema, anzi. Le scuole paritarie sono in agitazione in quanto lo stesso capo del governo, parlando davanti al Parlamento, aveva assicurato che tutte le scuole non profit, cioè senza scopo di lucro, sarebbero state esentate. Ieri aveva protestato il presidente dell’Agesc, Roberto Gontero, oggi arriva una nota dell’esponente del Pdl Gabriele Toccafondi. Tutti e due esprimono una formale protesta nei confronti di un governo che a parole aveva promesso di non far pagare l’Imu e che adesso invece manda i solleciti di pagamento. Per Toccafondi Mario Monti aveva detto chiaramente che “le scuole cattoliche che svolgono la propria attività con modalità concretamente ed effettivamente non commerciali saranno esenti dall’Imu”. Adesso, dice l’onorevole, viene chiesto il pagamento: perché? Toccafondi annuncia una interpellanza al governo stesso: “Apprendo inoltre, che non solo a queste scuole è stato richiesto il pagamento dell’Imu, ma che molti istituti che non hanno pagato la prima rata hanno ricevuto dei solleciti di pagamento. Siamo di fronte ad una situazione molto incerta che deve essere chiarita al più presto. Le scuole paritarie, come lo stesso Monti aveva nuovamente chiarito, svolgono una funzione pubblica cioè rivolta a tutti”.



Secondo Marco Masi, presidente nazionale della Foe-Federazione Opere Educative, contattato proprio ieri da IlSussidiario.net, questa confusione tra parole del capo dello governo e agenzia del fisco potrebbe essere dovuta alla mancanza di una circolare ministeriale che metta per iscritto quanto promesso da Monti. Nelle sue parole, “Il presidente del Consiglio si era impegnato a chiarire che le paritarie riconosciute che operano senza fine di lucro avrebbero potuto usufruire dell’esenzione dall’Imu. Questo chiarimento non è ancora pervenuto; si presume avvenga con una circolare ministeriale, che però a oggi a me personalmente non risulta sia stata mandata”. 



Masi aggiunge inoltre che “noi chiediamo che questa circolare venga emessa al più presto, perché è giusto che Monti metta nero su bianco quanto ha promesso in Parlamento, e non si limiti a dirlo”.