Carissimo Ministro,
la ringrazio dell’augurio di Buone vacanze con cui ha voluto chiudere questi mesi veramente difficili e lanciarci positivamente ad un meritato riposo. Il suo è un gesto che colpisce, ancora una volta segno di quel rapporto umano che lei cerca, e di cui le sono grato perchè risveglia quello che io stesso cerco, il mio cuore e quello di chi io incontro ogni giorno a scuola.
Proprio perchè lei ha questa sensibilità umana e si vede che tiene all’educazione provi in questo periodo di ferie a riflettere su quanto ha voluto scrivere.
E tenga in considerazione queste mie povere osservazioni.
La prima è che la forza della scuola sta tutta in chi tenta l’avventura dell’educazione. E’ questo il bisogno emergente sia degli adulti sia degli studenti, il bisogno di trovare uno sguardo che c’entri con la ricerca che vale ad ogni età, la ricerca della felicità. Lei si chieda quando e come l’istituzione scuola valorizzi chi educa e se non trovasse risposta cominci a percorrere questa via. Basterebbe questo per risolvere le questioni scottanti della scuola.
La seconda sono i giovani, e la scuola ha bisogno dei giovani. Lei sostiene di avere a cuore i giovani e preannuncia un concorso per farne entrare una ragionevole quantità dentro la scuola. Ottima intenzione! Spero che la realizzazione non sia come quella del che ottiene l’esito opposto, quello di far scappare i giovani dalla scuola. Piuttosto che pensare a test e concorsi provi a mettersi nella prospettiva di una riforma radicale dell’abilitazione e del reclutamento, una riforma che promuova chi ha passione per l’insegnamento e lo sa fare. Non è con i test che si valorizzano i giovani ma mettendoli in condizione di imparare!
Forse avendo a cuore l’educazione e i giovani si potranno aprire strade nuove nel mondo della scuola, così che anche tutta l’opera che lei sta facendo di alleggerimento burocratico diventerebbe molto utile.
Grazie e buone vacanze
Gianni Mereghetti
Insegnante