Caro direttore,

ho sentito da Roberto Graziotto, un insegnante italiano che lavora nella mia scuola e scrive sul Suo giornale, dell’acceso dibattito che c’è in Italia sul tema della formazione degli insegnanti. Visto che “comprendere” significa anche “paragonare”, le mando alcune informazione sulla situazione tedesca.



In Germania la formazione degli insegnanti, nei sedici Bundesländer (regioni), è regolata in modo differente, perché ogni Bundesland (regione), in forza della costituzione federale sulla Kulturhoheit (indipendenza culturale di ogni singola regione), dispone di una competenza propria a livello legislativo e di ordinamento per l’ambito culturale. In conseguenza di ciò i sistemi scolastici nelle sedici regioni sono in parte molto differenti. Per esempio, per quanto riguarda la durata del ginnasio, che da noi i bambini possono frequentare a partire dal quinto anno scolastico, essa è in alcune regioni di otto e in altre di nove anni. Adesso pian piano si sta arrivando ad un “allineamento”.



In modo tale che sia in un certo qual modo assicurata la mobilità degli insegnanti e degli studenti nell’intera Repubblica federale tedesca, abbiamo uno standard comune, regolato dalla conferenza del ministero della Cultura a livello nazionale, cui fanno parte le sedici regioni. Ma in tutti i casi, per le scuole statali, la singola regione è per l’insegnante datore di lavoro e partner contrattuale.

Ora, nelle sedici regioni la formazione degli insegnanti segue un modello fondamentalmente comune.

1. La formazione degli insegnanti è normalmente relativa al tipo di scuola per cui viene formato un insegnante. I percorsi formativi per i maestri delle elementari, per gli insegnanti della scuola secondaria (Realschule, che dura sei anni e Hauptschule che dura cinque anni), per i professori del ginnasio, che dura come detto otto o nove anni, per gli insegnanti di scuole professionali, che vengono frequentate dopo aver finito la scuola secondaria, sono regolati in modo differente. Quando uno studente si decide per un certo studio universitario, deve già decidersi per il tipo di scuola in cui vorrà insegnare. Tutti gli insegnanti vengono però formati in almeno due materie.



2. La formazione degli insegnanti ha due fasi. La prima fase ha il suo centro nella dimensione scientifica universitaria. Essa viene portata a termine in una scuola superiore o università e dura tra i tre e i quattro anni. Gli studenti possono verificare se hanno una reale predisposizione per l’insegnamento in due tirocini o esercitazioni pratiche, di due e quattro settimane, nelle scuole, previsti dalle università in modo obbligatorio. La prima fase della formazione viene conclusa con un cosiddetto Staatsexamen (esame di stato). I contenuti degli esami nelle prove scritte, nei colloqui orali e nel lavoro scientifico (tesi di laurea) vengono stabiliti in modo decentrato nelle diverse università. Devono però essere approvati dal rispettivo ministro della Cultura. 

Il centro della seconda fase di formazione o abilitazione è di tipo didattico e pedagogico. Essa viene compiuta in un “seminario di abilitazione” secondo questo ritmo: un giorno e mezzo a settimana nel seminario teorico (per esempio, per quanto riguarda una parte della nostra regione, in Halle) e tre giorni nella scuola, in cui avviene l’abilitazione pratica. Questa fase dura a seconda del Bundesland 16 o 18 mesi e si conclude con un secondo esame di stato. I candidati/studenti, che hanno già il primo esame di stato devono fare una domanda ufficiale nelle rispettive regioni, per ottenere un posto di abilitazione, per questa seconda fase dell’abilitazione per diventare insegnante. L’ottenimento di questo posto per abilitarsi dipende dal risultato ottenuto nel primo esame di stato e dal bisogno di insegnanti nelle diverse materie nelle rispettive regioni. In questa seconda fase i futuri insegnanti vengono formati praticamente e teoricamente nelle modalità di insegnamento e nei processi di attività pedagogiche. In un procedimento a scalare, dapprima avendo una funzione di presenza visiva e uditiva nelle lezioni tenute da un insegnante o più insegnanti della scuola assegnatagli e poi pian piano facendo lui stesso le lezioni alla presenza dell’insegnante, che in forza della sua esperienza scolastica, avrà per lui la funzione di Mentor(mentore, consigliere). Il secondo esame di stato consiste in un lavoro scritto con un tema relativo all’insegnamento, una lezione-prova per materia ed un colloquio su temi pedagogici e psicologici.

3. Il reclutamento come insegnante dipende dal bisogno di insegnanti nelle rispettive materie e nei rispettivi di tipi di scuola. In questo senso abilitazione e reclutamento sono due processi distinti. Per la scelta dei candidati è decisivo il risultato ottenuto nel secondo esame di stato. Attualmente in Germania ci sono buone possibilità di reclutamento nelle materie scientifico naturali e matematiche. Per insegnanti in materie di scienze sociali, sport e tedesco vi è un grado di reclutamento molto minore.

4. Scuole private possono cercare e reclutare i propri insegnanti autonomamente. Gli insegnanti però devono corrispondere ai criteri dello standard di formazione e abilitazione statale.

(Traduzione a cura di Roberto Graziotto)