Una corsa contro il tempo, quando di tempo a disposizione ce n’è in abbondanza, una gara senza vinti né vincitori, senza arbitri né premi: numero enorme di genitori, ha deciso di correre all’impazzata per iscrivere i propri figli a scuola attraverso il sito del ministero dell’Istruzione. Volevano essere i primi, e hanno intasato il server. Le iscrizioni online erano possibili dalla mezzanotte di lunedì 21 gennaio. In molti si sono appostati fino allo scoccare dell’ora esatta e, a quel punto, si sono riversati sul modulo online. A mezzanotte e mezza erano già 1500 le iscrizioni, alle 9 di mattina erano 5mila. Alle 10 c’è stato il boom. 40mila persone incollate alla propria connessione internet. Il Miur aveva previsto un’affluenza massima pari alla metà. E il sito non ha retto. A chi tentava di accedervi, la scritta “Status error” invitava chiaramente a ritentare più tardi. In ogni caso, attorno alle 12.15 il sito si è ripreso e attorno alle 12.30 ha registrato circa 15mila iscrizioni, a quanto ha comunicato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a margine della visita al campo di concentramento di Auschwitz, in occasione del viaggio della memoria. Va detto, in ogni caso, che la fretta dimostrata è del tutto inutile. Anzitutto, per le iscrizioni, che riguardano 1,7 milioni di studenti peril biennio 2013/2014, c’è tempo fino al 28 febbraio. Inoltre, iscriversi prima, è del tutto inutile ai fini delle graduatorie. Come ricorda, infatti, lo stesso Miur, le domande saranno esaminate da ogni consiglio di Istituto in base a criteri che nulla hanno a che fare con la data di presentazione della domanda. «Si sottolinea – spiega il ministero – che la data di presentazione della domanda di iscrizione on line non rappresenta requisito di priorità nell’accoglimento della stessa da parte della scuola».Ricordiamo, inoltre, che da quest’anno, l’iscrizione, come stabilito dal decreto legge 95/2012 in materia di «razionalizzazione della spesa pubblica», è effettuabile esclusivamente on line. Si tratta di un’innovazione volta, oltre che a risparmiare risorse, ad rendere più snelle e veloci le procedure burocratiche.
Le famiglie che non possedessero un computer o una connessione internet possono usufruire dei servizi di assistenza previsti in tutte le scuole.