Sta suscitando scalpore il discorso tenuto da una insegnante serba, tal Rajna Dragicevic, ai suoi studenti laureandi. La professoressa insegna alla facoltà di Filologia di Belgrado lingua serba, lessicologia, storia della lessicografia e lessicografia pratica. Un discorso tenuto lo scorso luglio e che aveva già fatto scalpore nel suo paese ma che adesso è uscito fuori dai confini e viene discusso in tutto il mondo. E’ un discorso in cui si rivaluta tutta l’importanza del ruolo degli insegnanti, della cultura e della scuola. Un discorso che va a colpire i falsi miti della società moderna per rivalutare invece l’importanza dell’educazione. L’insegnante parla della giusta mancanza di motivazione dei giovani studenti, alle prese con una società che imbastisce falsi miti, facili scorciatoie davanti alle responsabilità (cita il caso del furto dei testi di ammissione all’università accaduto in Serbia). Si chiede se il loro ottimismo naturale rimarrà anche dopo la laurea, quando dovranno fare i conti con gli stipendi bassi, con il mancato rispetto della professione di insegnante, con genitori sempre pronti a dare ragione ai figli. Nonostante questo lei, dice si ostina a tenere al primo posto delle professioni quella di insegnante. Invece, dice, oggi succede che “i vari analfabeti e semianalfabeti che oggi si considerano facilmente manager, le conduttrici e i conduttori di trasmissioni che, sebbene ignoranti, pretendono di essere giornalisti e i cantanti di turbo-folk che si immaginano artisti, per non parlare di vari art director, consulenti finanziari, product designer, back office amministratori” nascondono dietro questi nomi ” truffatori che, non riuscendo a stare al passo con i tempi richiesti dallo studio universitario, pensano che la stima si possa ottenere più in fretta e cambiano professioni come se fossero calze sporche”. Chiede agli studenti di essere invece orgogliosi della professione di insegnante: una professione “e si pratica solo con uno studio perseverante e diligente, con l’autocontrollo, lavorando notte e giorno, rinunciando a molte cose. Non permettete a vari titolari di ristoranti, imprese, aerei privati, case di lusso, persone arroganti, vanitose e autoreferenziali che vi tengano lezioni sul successo”. E qual emettono per essere degni di questo lavoro? “Vogliate bene ai vostri studenti. Fate emergere ciò che in loro è nobile, anche se non ne sono coscienti, anche se lo hanno nascosto a se stessi. Alzate il livello della loro autostima. Non regalate loro mai i voti ma fate continuamente in modo che i loro risultati possano migliorare. Riconoscete e stimate il loro impegno. Fate capire che possono avere successo se studiano. Non spegnete la loro volontà”. Il discorso è molto lungo, ma il succo è il riconoscimento della dignità di una professione che invece oggi è denigrata. Voi siete i professori, dice: “Il vostro potere è immenso e il vostro compito è di portata strategica. In ciò consiste la differenza fra voi e vari manager, consulenti, coordinatori, amministratori, ricchi proprietari di aziende e altri venditori di nebbia. Nelle loro mani ci sono progetti, aziende, aerei e camion, nelle vostre è il futuro di questo paese. Non dimenticate mai – VOI SIETE I PROFESSORI”. 



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