Di recente è stato presentato a Roma il Quadro di riferimento per le prove Invalsi di italiano, quadro rivisto, rinnovato in alcune sue parti ed esteso alla classe V superiore. Il documento, che esplicita i punti di riferimento concettuali, normativi, e i criteri operativi che l’Invalsi utilizza per la costruzione della prova di italiano, è uno strumento di lavoro sia per chi costruisce la prova sia per chi è incaricato di correggerla, e ha lo scopo di rendere trasparenti gli aspetti della competenza di lettura che la prova verifica e i contenuti della prova stessa.
È necessario precisare che, per ora, la prova di italiano per la classe quinta è ancora in fase sperimentale e che, per questa ragione, anche il Quadro di riferimento rappresenta una prima ipotesi di lavoro che sarà nuovamente rivista e modificata dopo la presentazione di un rapporto sugli esiti del pre-test per le classi quinte del maggio 2013 e dopo il dibattito pubblico che si svolgerà dal 15 maggio al 31 ottobre con la modalità del libro verde in modo da facilitare e stimolare una riflessione generale sul documento.
Nelle indicazioni per i curricoli dei vari gradi e ordini di scuola, il possesso strutturato della lingua madre e la capacità di usarla per vari scopi sono competenze di base che gli studenti devono raggiungere. Le prove Invalsi, a carattere censuario, sono circoscritte alla valutazione della competenza di lettura intesa come comprensione, interpretazione, riflessione, valutazione del testo scritto e hanno come oggetto un’ampia gamma di testi letterari e non letterari; è inoltre presente una sezione dedicata alla competenza grammaticale che testa la capacità di riflessione sui fenomeni linguistici. Da osservare che nella prova sperimentale per la classe quinta i quesiti di grammatica sono integrati nei testi e che, in generale, sono fortemente correlati gli aspetti della competenza linguistica quale competenza testuale, pragmatica, lessicale e grammaticale.
Nel Quadro, con rimando alle Indicazioni, sono richiamati i risultati di apprendimento attesi alla fine della scuola secondaria di II grado in relazione alle competenze testate considerate centrali nell’insegnamento-apprendimento della lingua. I docenti di italiano possono trovare nel documento un testo d’appoggio al proprio lavoro, infatti sono fornite tutte le informazioni utili a capire le caratteristiche della prova, la sua struttura, le caratteristiche dei testi che saranno proposti alla comprensione; sono inoltre resi evidenti: le modalità di scelta dei testi, i tipi e le forme testuali, la leggibilità e il grado di complessità dei testi stessi, gli elementi grammaticali su cui si chiederà di riflettere.
In particolare, l’elenco degli aspetti della lettura misurati serve a facilitare l’interpretazione dei risultati e a guidare la costruzione delle prove. Chi desiderasse osservare la tipologia del formato dei quesiti può trovarne accurata descrizione, così come descritti in modo esaustivo sono gli esempi di compiti e di quesiti e i criteri di correzione della prova.
I docenti possono, dunque, utilizzare il Quadro di riferimento come una risorsa sia per riflettere sulla competenza di lettura e sull’analisi dei testi, sia, soprattutto, per confrontarsi con la prova stessa: la declinazione degli aspetti della lettura, gli esempi, l’analitica descrizione dei quesiti consentono di mettere a punto prove originali prendendo spunto da quelle proposte; permettono di operare confronti sui risultati all’interno della scuola, tra scuole di pari grado e i risultati nazionali, permettono di utilizzare i risultati per ripensare la progettazione dell’attività didattica relativa alla lettura in modo funzionale ai bisogni degli allievi.
Per la classe V superiore, con riferimento alla Direttiva ministeriale n. 85 del 12 dicembre 2012, in applicazione dell’articolo 1 comma 5 della L. 176 del 25 ottobre 2007, si è avviato un percorso sperimentale che avrà come esito una prova nazionale nel gennaio 2014. Nel Quadro di riferimento è descritta la specificità della prova con esempi di compiti e di quesiti; è inoltre specificato che la prova avrà una parte comune e una parte differenziata sulla base degli indirizzi di studio. Una prima fase sperimentale prevede la somministrazione a un ristretto campione di studenti, la sperimentazione futura prevede la collocazione della prova stessa, che non intende né può sostituire le prove dell’esame di Stato, nel mese di gennaio, parte centrale dell’anno scolastico, in un tempo ancora lontano dagli esami, quando ormai le competenze di lettura sono consolidate.
Per quanto riguarda la valutazione e il peso che la prova di quinta avrà, l’ipotesi è che l’esito sia un possibile elemento valutativo inseribile nel sistema dei crediti per l’esame di Stato, o un possibile elemento selettivo per accesso all’università, ma nulla è stato ancora deciso; sembra certo, invece, che la somministrazione nel 2014 avverrà mediante pc con l’utilizzo di una banca dati di domande.