A mali estremi, estremi rimedi: non sono pochi i maturandi – e gli studenti in generale – che decidono di affidarsi a qualche santo prima in attesa dei tanto temuti esami che sanciscono la fine delle superiori. Il patrono ufficiale degli studenti è san Giuseppe da Copertino, nato nel 1603 e morto a Osimo sessant’anni dopo. La scelta di consegnare nelle sue mani le sorti di tutti gli alunni che dedicano le loro giornate a scuola e libri è giustificata dal fatto che Giuseppe era un uomo di umili origini che non era riuscito a frequentare regolarmente le elementari perché afflitto da una grave malattia e che trovava molto faticoso studiare per diventare sacerdote. Ma grazie alle numerose preghiere da lui rivolte alla Madonna della Grottella del suo paese natale, riuscì provvidenzialmente a superare tutti gli esami e diventare prete. I primi a invocare il suoi aiuto furono, nell’Ottocento, gli studenti universitari francesi che pregavano il Santo durante gli esami di fine anno, tanto che un diacono, nel 1887, scrisse la prima preghiera di invocazione al suo indirizzo, la “Novena per sostenere felici esami”, seguita poi da numerosissime altre suppliche scritte da recitarsi all’inizio dell’anno scolastico, durante lo svolgersi delle lezioni e in prossimità degli esami. Proponiamo qui di seguito l’apposita preghiera (che beninteso, non esenterà nessuno dallo studio vero e proprio) dello studente a san Giuseppe da Copertino “per il felice esito degli esami”: ”O Santo Protettore, tanto benigno verso chi vi invoca e tanto generoso verso chi vi chiede grazie, ascoltatemi nelle mie attuali angustie. Per quell’amore che vi rapiva in Dio, per l’infiammato affetto che vi fece devotissimo della Madre del Signore, per la singolare devozione che vi rese inimitabile seguace del vostro padre e maestro Francesco di Assisi, aiutatemi, vi scongiuro, in questi giorni di preparazione alla prova/esame che presto dovrò affrontare. Fate che quanto ho seminato sia per me ricco di raccolto; datemi la gioia di un esame pieno di conforto e privo di trepidazioni. Tanto io da voi attendo, o caro Santo, anche in considerazione di ore forse non degnamente sfruttate per lo studio… Voi le conoscete le dure vigilie dell’esaminando: Dio vi consolò facilitandovi sempre ed in modo singolarissimo. Assistetemi e fate che altrettanto avvenga per me, in modo che possa con prontezza e vivacità superare quel timore che invadendo l’animo mi ottenebra la mente. La mia fiducia è dunque in voi o protettore mio. Fate che le mie speranze non vadano deluse! Amen. Pater, Ave, Gloria. Infine ringrazia Gesù Crocifisso perché nella sua infinita Misericordia ed Amore si è fatto carico dei nostri peccati versando il Suo Preziosissimo Sangue. Le Sante Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo siano la fonte di ogni nostra Grazia! Amen”.