Tra le tracce proposte agli studenti per la prima prova, quella di italiano scritto, dell’esame di maturità 2013 (clicca qui per la diretta con tutti i consigli e gli svolgimenti)c’è anche quella relativa all’ambito tecnico-scientifico. Si è scelto di approfondire il caso del progetto promosso dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama definito “Brain”, cervello. BRAIN sta anche per “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies”: il progetto è a cura dell’istituto nazionale di sanità americano, dall’Agenzia di ricerche avanzate per la Difesa e dalla Fondazione nazionale per la scienza. Il tema proposto agli studenti infatti si intitola “La ricerca scommette sul cervello”. Si tratta di un ambizioso progetto finanziato con ben cento milioni di dollari nel corso del quale gli studiosi intendono “mappare” il cervello umano fino alle cellule più piccole e invisibili. “Lo scopo per cui Obama tira fuori molti denari è studiare le singole cellule neuronali, vedendo cosa fanno quando si connetto ad altre cellule e costruiscono i cosiddetti circuiti”, ha detto lo psichiatra Vittorino Andreoli, che si occupa da una vita di studiare il funzionamento della mente umana e che, pur entusiasta del progetto, si è comunque detto perplesso su alcune modalità del suo svolgimento. “Questo progetto potrebbe essere un sogno non raggiungibile”, ha continuato Andreoli, “perché il nostro cervello è formato di due parti: una fissa, stabile, deterministica, che non muta, e una – che si chiama “cervello plastico”(collocato nella parte fronto-temporale del cranio) – che è in grado di modificarsi in base alle esperienze. Non si tratterebbe di analizzare un cristallo, ma qualcosa di molto fluido e mutevole”. Tenendo conto anche di qeusto, e facendo attenzione a non scivolare nell’assoluto ottimismo o nel più nero scetticismo, gli studenti devono approfondire e sviluppare un saggio sul tema. Giova sapere che dietro a questa particolare iniziativa scientifica c’è l’intenzione di promuovere la cura di malattie particolari quali l’Alzheimer, detto anche morbo di Parkinson, ma anche promuovere lo studio avanzato relativo all’intelligenza artificiale. Cioè trasmettere su macchine le capacità del nostro cervello. Così ha definito il progetto lo stesso Obama: ”Il più potente computer del mondo non e’ neanche paragonabile a quello con il quale siamo nati tutti”. Un mistero,ha aggiunto, che aspetta di essere svelato: “Il progetto BRAIN cambierà le cose fornendo agli scienziati gli strumenti per avere un’immagine dinamica del cervello in azione”. Tramite questo studio ad esempio si potranno osservare cellule e neuroni al lavoto, in modo da esaminare il modo attraverso il quale il cervello registra, usa e ricorda una enorme quantità di informazioni. 



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