Pubblichiamo lo svolgimento della traccia che ha occupato ieri gli studenti degli istituti tecnico commerciale, il tema appunto di economia aziendale. Lo svolgimento è a cura di Piera Benaglio e Paola Calderoni.

La strategia aziendale in generale definisce l’identità di un’impresa, rende evidente il ruolo della stessa sul mercato e i valori che ritiene importanti.



Può essere attuata  in termini competitivi (strategia competitiva) e consiste in un impiego coordinato delle risorse aziendali (risorse umane e materiali) e di strumenti organizzativi e gestionali  che permettono  all’impresa di ottenere un vantaggio competitivo all’ interno del mercato di riferimento;  può anche  declinarsi  in una strategia sociale ottenendo un giudizio etico positivo da parte della collettività mediante il rispetto dell’ambiente, il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, la qualità totale e altri  strumenti che favoriscono i rapporti con i soggetti con cui l’impresa si trova ad operare (Stato, Enti locali, Banche, Lavoratori dipendenti ed altri) .



La strategia parte sempre da un’analisi dell’ambiente esterno quindi dall’analisi delle opportunità (es. nuova gamma di prodotti o nuovi segmenti di mercato), delle minacce (es. tecnologie sostitutive, concorrenti effettivi o concorrenti potenziali) e dei condizionamenti (es. potere condizionante clienti o fornitori) e  dall’analisi dell’ambiente interno che implica il prendere in considerazione le proprie risorse e le proprie competenze.

Essa viene descritta dalla vision e dalla  mission: la vision descrive il fine ultimo, gli obiettivi futuri e le aspirazione; la mission rende espliciti gli obiettivi dell’impresa anche a medio-lungo termine.



All’interno della gestione strategica si colloca la pianificazione che consiste nell’ indirizzare ogni ciclo gestionale verso un piano prestabilito.

La pianificazione traduce i fini aziendali (mission) in obiettivi strategici di medio/lungo periodo. In questa direzione vengono prese decisioni riguardanti i prodotti da realizzare, i mercati in cui operare, gli investimenti da effettuare in mezzi strutturali e le modalità per far fronte ai propri fabbisogni strutturali.

I piani strategici vanno poi tradotti in Programmi Operativi  in cui vengono fissati gli obiettivi di breve termine che consentano di realizzare i livelli di redditività e di sviluppo previsti nei piani di medio lungo termine. In questa fase bisogna stabilire le azioni per risolvere i problemi della gestione corrente e individuare le persone responsabili del raggiungimento degli obiettivi.
Gli obiettivi di gestione operativa di breve periodo vengono analiticamente rappresentati, in termini quantitativi monetari nel Budget, che rappresenta la strumento fondamentale di passaggio dalla pianificazione all’operatività.

Il budget degli investimenti fissi, richiesto dalla traccia è uno strumento operativo di breve periodo che si colloca nel contesto del piano degli investimenti  che risulta essere uno degli strumenti di pianificazione strategica.

In un sistema economico globalizzato, in tempi di crisi finanziaria-economica la sfida aperta per le aziende del Sistema Italia, può essere rappresentata da un management strategico che sappia cogliere la grande sfida di modelli organizzativi e gestionali più collaborativi ed innovativi.

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