E così siamo arrivati all’ultima tappa. Anche questa volta vorrei rivolgermi ad ogni candidato, per dargli qualche utile consiglio, diviso in suggerimenti su cosa fare in questi giorni prima del colloquio, e cosa fare quel giorno.

I giorni prima – Prima di tutto, vorrei invitarti a non mollare, a tenere alta la tensione, perché una giusta preoccupazione può essere salutare. Questo non vuol dire estraniarti dalla realtà, quindi non vuol dire rinunciare ai rapporti con le persone, agli svaghi, e al volontariato, come testimoniano i ragazzi della Lunigiana impegnati in questi giorni di post-terremoto nell’aiuto della gente: i commissari vogliono aver di fronte un uomo, non un automa imbottito di nozioni.



Insomma, anche se gli scritti sono andati bene, non dormire troppo sugli allori in questi giorni; avrai tempo dopo l’esame, anche se è importante che ti riposi di notte e comunque quando ti senti spossato.

In questi giorni prova a ripetere la tua tesina in massimo 10-15 minuti, ma per il resto fai altro, non lasciarti prendere troppo tempo dalla tesina, e ripassa il programma, provocando però la tua curiosità più che la tua nozionistica pretesa di completezza.



Comunque, annotati le possibili domande che potrebbero collegarsi alla tua tesina.

Procurati una soluzione delle prove scritte e rivedi mentalmente i tuoi possibili errori.

Assisti alle prime prove orali dei tuoi compagni, se non sei tu il primo, perché potrebbe essere utile, in quanto certi professori tendono a ripetere le stesse domande.

Il giorno dell’esame – Quel giorno, poi, sii te stesso. Certo è controproducente fare il sapientone, o il gradasso. D’altra parte sii sicuro di quello che sai, e sii sereno.

Esponi con serenità e senza testardaggine le tue idee, dimostrando di conoscere e rispettare posizioni diverse e, come già detto, sii consapevole dei tuoi errori, dei tuoi limiti.



Se conosci gli argomenti proposti dai commissari, rispondi correttamente, se non sai bene tenta la risposta, se intuisci anche solo lontanamente che potresti dire una fesseria, è meglio se taci. In altre parole, quel giorno più di ogni altro pensa a quello che stai per dire.

Quindi, non essere frettoloso nel rispondere, cerca di ragionare sulle domande, altrimenti daresti l’impressione di uno che ripete le cose a memoria, non perché le hai davvero assimilate.

Non indossare abbigliamento troppo vistoso, quindi evita da una parte completi con giacca e cravatta, e dall’altra  magliette troppo trasgressive. Se sei una donna, evita di indossare orecchini giganteschi o abiti troppo scollati.

Se sei in difficoltà, chiedi un po’ di pausa, o un bicchiere d’acqua. Se vai in panico, nessuno ti negherà di riprendere fiato e di rimetterti a tuo agio.

Se hai una tesina multimediale, accertati che il computer che usi abbia installato il programma con cui è stato realizzato il file (ad esempio, verifica che ci sia la versione di power point compatibile) e controlla che sia tutto ben predisposto (tecnico, videoproiettore, ecc…). Non fa piacere ai commissari perdere dieci minuti all’inizio del colloquio.

Infine, non indisporre il commissario con un’aria di sufficienza o facendo intendere che non ti interessa affatto la sua materia. Detto questo, in bocca al lupo.