Nonostante la fatica di aver affrontato e superato la preselezione, la prova scritta e infine quella orale, spesso tra ritardi e polemiche, per i tanti candidati che aspirano alla nomina di professore a cattedra a tempo indeterminato potrebbe arrivare una doccia gelata. Ad oggi, infatti, non è ancora chiaro quanti siano realmente i posti disponibili messi in palio dal concorso pensato dall’ex ministro Profumo, anche se in totale quest’anno dovrebbero essere assunti quasi 15 mila docenti. Quello che è certamente più sicuro è che una metà dei posti disponibili verrà assegnata a settembre, mentre l’altra solo l’anno prossimo. Secondo il sindacato di categoria Anief, però, “per migliaia di candidati meritevoli si prospetta una selezione-beffa”. In Sicilia, ad esempio, “per la primaria entro fine agosto verranno individuati 202 nuovi insegnanti, ma le cattedre vacanti sono appena 37″, ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief, le cui parole sono riportate oggi da Il Fatto Quotidiano. Stesso scenario in Campania, dove i 360 idonei dovranno spartirsi la miseria di 62 posti. La Cgil, come spiegato al quotidiano diretto da Antonio Padellaro dal segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo, indica in almeno 7.000 i posti in esubero solo nella scuola superiore dovuti alla riduzione del tempo-scuola deciso dall’ex ministro Gelmini e dalla riduzione del 50% delle ore di laboratorio. “Quello che ci preoccupa – aggiunge – è che il ministro Carrozza ha parlato di circa 15 mila assunzioni per il 2013, comprensivi del personale tecnico e di segreteria che equivalgono a circa 10 mila immissioni di docenti”. All’appello, quindi, mancherebbero circa 5 mila cattedre. Come se non bastasse, in molte regioni si sta ancora facendo i conti con l’infinita durata del concorso: a suo tempo, il ministro Profumo aveva promesso che le prove sarebbero state corrette in due mesi, ma numerose commissioni sono poi andate avanti per molto più tempo, tanto che in alcuni casi gli esami orali sono tutt’ora in corso. Con l’evidente rischio, quindi, che quando verranno stilate le liste delle cattedre, gli esami potrebbero non essere ancora conclusi. I docenti, fa sapere la Cgil, in questo caso verrebbero chiamati solo più avanti, anche nel 2014.