Le prime ventiquattro “free schools” aperte nel Regno Unito nel 2011, a parte una sola eccezione, hanno superato alla grande la valutazione del loro livello di insegnamento. Le “free schools” inglesi, una iniziativa fortemente voluta dal governo Cameron, che assegna totale responsabilità educativa a chi si assume l’onere di aprire una scuola libera e privata, rimanendo naturalmente nell’ambito della legislazione inglese, sono un esempio di libertà di educazione sussidiaria che si è dovuta scontrare soprattutto con gli esponenti del partito laburista, che temevano la perdita del controllo educativo. Le ispezioni fatte dai responsabili del governo hanno invece dato questi risultati: quattro di esse sono state giudicate di livello eccezionale, quattordici di buon livello, sei hanno bisogno di miglioramenti mentre una sola è stata giudicata inadeguata. E’ interessante il paragone con il medesimo giudizio dato alle scuole statali inglesi: il 79% di esse è stato giudicato di buon livello o anche eccezionale, il 19% richiede miglioramenti mentre il 3% è di livello inadeguato. Le free schools inglesi sono finanziate dallo stato ma indipendenti da ogni autorità locale educativa. La differenza sta proprio qui: a differenza delle scuole private il cui onere ricade tutto sulle famiglie e dunque sono accessibili solo ai cittadini più agiati, il meccanismo economico che sorregge queste scuole permette a chiunque di accedervi. Oltre a queste ventiquattro che hanno visto l’ispezione governativa, in Inghilterra ne esistono al momento altre 81 e si sta progettando di aprirne altre 200 già dal mese di settembre