Dopo lo scioglimento del Comune per contiguità con la ‘ndrangheta, avvenuto nell’autunno del 2012, Reggio Calabria riapre i suoi asili. Ma con una novità che sta già facendo discutere: “Si informa che i bambini con disabilità non potranno essere accolti per l’impossibilità di nominare personale specializzato (insegnanti di sostegno)”. E’ quanto si legge sul sito ufficiale di palazzo San Giorgio, dove è stato recentemente pubblicato il bando di iscrizione alle scuole d’infanzia comunali per l’anno scolastico 2014-2015. In attesa di vedere come si comporteranno i commissari alla guida del Comune da quasi due anni, non sono tardate ad arrivare le prime dure reazioni: secondo Luciano Squillaci, portavoce del Forum terzo settore di Reggio Calabria, si tratta di una evidente “negazione dei diritti, che comunque sussiste anche se legata a ragioni legali. Non è infatti ammissibile che i divieti ed i vincoli determinati dal pre-dissesto finanziario non conoscano esenzioni di alcun genere, neanche di fronte ad evidenti ingiustizie, ancora più odiose perché perpetrate nei confronti dei più deboli e delle loro famiglie”. Sembra infatti che la decisione di non accogliere i bimbi disabili sia stata presa a causa dell’impossibilità di effettuare nuove assunzioni mentre il Comune di Reggio Calabria si trova ancora inserito in un piano di rientro dai debiti accumulati durante gli anni precedenti.



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