“Il ministero dell’economia metterà le mani sugli stipendi dei docenti decurtandoli di 150 euro per chi nell’anno 2013 ha avuto scatti stipendiali”. Lo annuncia su Facebook Luigi Gallo, capogruppo della Commissione Cultura per il Movimento 5 Stelle. “Chi è scattato a gennaio 2013 – si legge nel post pubblicato oggi – già con un anno di ritardo (blocco 2012), ha avuto solo ad aprile 2013 l’attribuzione degli scatti con arretrati. A gennaio 2014 manterrà lo scatto, ma dovrà restituire i soldi percepiti in più nell’anno 2013”. Chi invece ha avuto lo scatto da settembre 2013, sempre con differimento di un anno, “a gennaio 2014 verrà retrocesso come posizione stipendiale e dovrà restituire i soldi percepiti in più da settembre 2013. In questo caso solo a settembre 2014 avrà lo scatto a causa del congelamento degli anni 2012 e 2013”. Secondo Gallo, “tutti i lavoratori interessati troveranno inserito nel cedolino dello stipendio di gennaio un messaggio che comunica loro il recupero dei soldi percepiti in più, suddiviso in rate mensili da 150 euro, fino alla concorrenza del debito”. La commissione cultura cercherà quindi “di impedire questo pericoloso precedente e la prossima settimana chiederemo al governo, con un atto ispettivo, di prevedere una alternativa a questa operazione immorale o un immediato dietrofront”. Il post ha ottenuto nel giro di poche ore quasi 600 “mi piace” su Facebook e i tantissimi commenti degli utenti si scagliano interamente contro la classe politica: “Vergogna”, “parassiti”, scrivono. “E i grassi stipendi dei deputati chi li paga?”, si chiede qualcuno.



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