E’ pronto a dimettersi Emilio Ferrari, presidente del Consorzio universitario (Cineca) che ha messo a punto il test di ingresso alle specializzazioni di Medicina poi risultato errato. “È un atto dovuto da parte mia portare a termine questa operazione – ha detto ai microfoni di RaiNews24 – dopo di che rimetterò il mio mandato”. Dopo i controlli di ricognizione finali sullo svolgimento dei test, il Miur ha fatto sapere infatti di aver rilevato “una grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte del 29 e 31 ottobre che riguardavano rispettivamente le scuole dell’Area Medica e quelle dell’Area dei Servizi Clinici”. Il ministero ha quindi chiesto un approfondimento al Cineca che ha successivamente ammesso “un errore nella fase di codifica delle domande durante la fase di importazione” di queste ultime nel data-base utilizzato per la generazione dei quiz.
I test d’ingresso alle scuole di specializzazione di medicina sono da rifare per una “grave anomalia nella somministrazione delle prove scritte”. A comunicarlo è il Miur. Sono oltre 11mila le persone che dovranno ripetere le prove d’esame, che hanno sostenuto i quiz in tutta Italia mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre. Dei 12.168 candidati, per 11.242 di loro si è verificato il problema: uno scambio di domande. Il Cineca, il consorzio interuniversitario che si occupa dei quiz, venerdì sera ha comunicato al ministero dell’Istruzione che c’è si è verificato un errore nella fase di codifica delle domande: sono stati invertiti i quiz del 29 ottobre con quelli del 31, ma solo per le domande generali che riguardavano le aree Medicina e Servizi clinici, 30 per ogni area. Tutti i candidati dovranno ripetere la prova, che è stata fissata per il 7 novembre nelle stessi sedi dell’altra prova. Il Miur adesso sta avvisando i candidati attraverso il portale www.universitaly.it. Per quanto riguarda le altre prove, invece, ovvero le dieci domande specifiche delle altre aree e i 70 quiz comuni e quelle dell’area chirurgica non c’è stato nessun problema. Toccherà lunedì al ministro Stefania Giannini firmare il decreto di annullamento delle prove invertite e indire i nuovi test d’ingresso. Intanto il Codacons ha annunciato una “causa collettiva di risarcimento danni contro il Miur e il Cineca”. «È un vero scandalo – ha detto il presidente Codacons Carlo Rienzi -, ora oltre al danno economico si profila un danno morale incalcolabile in relazione allo stress e alla preoccupazione di chi dovrà sottoporsi ancora una volta ad una prova delicatissima». Quindi l’associazione dei consumatori «ha deciso di citare in giudizio il Cineca per l’errore materiale e il Miur per i mancati controlli che hanno concorso a determinare la cancellazione delle prove». Nel frattempo, arrivano le scuse del Cineca agli studenti e alle loro famiglie, al Ministero dell’Istruzione e al Governo. Su Twitter le proteste dei candidati con l’hashtag #12milaborse dove gli studenti si sono fatti fotografare con i camici bianchi. Mentre l’Unione degli Universitari ha parlato di «ennesimo incredibile errore che andrà a falsare l’intera veridicità della prova». (Serena Marotta)