Si chiama KiVa ed è un metodo contro il bullismo. Viene dalla Finlandia ed è stato sperimentato da un gruppo del dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze. L’esperimento è condotto da un anno su 12 istituti comprensivi toscani di Firenze, Lucca e Siena. Il metodo ha già riscosso successo in Olanda, Galles, Usa, Lussemburgo, Estonia e Giappone. “La sperimentazione ha coinvolto scuole elementari e medie, 1.600 studenti e 100 insegnanti – ha detto la professoressa Ersilia Menesini, coordinatrice della ricerca, le cui parole sono riportate da La Repubblica – In 6 istituti è stato applicato il modello KiVa, in altri 6 sono state prese in esame classi di controllo, dove sono stati osservati i comportamenti degli alunni”. In pratica nelle scuole si sono tenute 10 lezioni con docenti formati e un team di tre esperti per ogni scuola pronto ad agire per proteggere le vittime. A inizio anno scolastico, sono stati fatti dei questionari anonimi, dai quali è emerso che il 9,7 per cento degli studenti si è dichiarato autore di prevaricazioni. A giugno la percentuale è scesa al 3,6 per cento. Nelle classi di controllo si è passati dal 6,8 per cento al 5,9 per cento. I bimbi che si sono dichiarati vittime di atti di bullismo sono scesi dal 24 per cento all’11 per cento. In pratica è stato dimostrato che KiVa funziona, riducendo gli attacchi di bullismo. (Serena Marotta)



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