E’ iniziata un’altra giornata di prova per tutti gli avvocati che in questi giorni di metà dicembre devono affrontare l’esame di abilitazione alla professione presso la Corte D’Appello. Oggi, mercoledì 17 dicembre 2014, in tutte le aule si svolgerà la prova di diritto penale, ieri invece i candidati hanno affrontato quella di diritto civile, con un totale di 7 ore a disposizione per il completamento. Domani, giovedì 18 dicembre 2014, l’ultimo gradino dell’esame di abilitazione sarà una prova a scelta tra diritto amministrativo, penale o privato. Anche nella giornata di oggi il tempo a disposizione corrisponde a 7 ore totali e i candidati hanno la possibilità di usufruire di un dizionario, ma anche di un codice contenente leggi complementari per aiutarsi nello svolgimento. Il punteggio minimo per il superamento della traccia equivale a 30 su 90: una prova meno insidiosa, dunque, rispetto a quella che hanno dovuto affrontate nella giornata di ieri, ma comunque impegnativa e che costituisce il secondo dei tre obiettivi che precedono la prova orale. Gli anni scorsi, nel 2013 e nel 2012, i reati che erano stati presentati erano quelli di peculato e un’accusa di pedopornografia. Qui di seguito, invece, le tracce che sono uscite quest’anno:
Con sentenza pronunciata dal Tribunale nell’ottobre 2012 e depositata il 30.11.2012, Tizio, incensurato di anni 42, viene condannato con la concessione delle attenuanti generiche alla pena di anni 3 di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, in quanto giudicato responsabile del reato di cui all’art.317 c.p., commesso nell’anno 2010, perché nella sua veste di pubblico ufficiale, quale ispettore del lavoro della ASL, nel corso di un accertamento presso un’autorimessa in cui era emersa l’irregolare assunzione di lavoratori dipendenti in nero, dopo aver detto al titolare dell’autorimessa, Caio, che, se non gli avesse corrisposto la somma di euro 500,00 avrebbe proceduto a contestare, come previsto dalla legge, sanzioni dell’importo di alcune migliaia di euro, si faceva consegnare la predetta somma senza poi procedere a contestazione alcuna. Tizio, subito dopo l’avvenuto deposito della sentenza, si reca da un avvocato per avere un parere. Il candidato, assunte le vesti del candidato di Tizio, rediga motivato parere illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Tizio – di professione autotrasportatore- effettuava trenta transiti sulla rete autostradale omettendo di corrispondere il relativo pedaggio, per il totale di euro 350,00. In particolare, in alcuni casi, dopo aver ritirato alla guida dell’autocarro di sua proprietà, il tagliando di ingresso del casello autostradale, una volta aggiunto alle varie stazioni di uscita si immetteva nella corsia riservata ai possessori di di tessera via card o di telepass e si accodava al veicolo che lo precedeva riuscendo a transitare, sulla scia di questo, prima che la sbarra di blocco si fosse abbassata. Tizio non veniva mai fermato dalle forze dell’ordine o dall’addetto al casello, ma il numero di targa veniva rilevato attraverso un sistema fotografico automatico in dotazione della società autostrade. In altri casi,ometteva il pagamento dichiarando all’addetto al casello di uscita di aver smarrito il tagliando di ingresso e di essere sprovvisto di denaro.Tizio viene sottoposto a procedimento penale e si reca da un avvocato per conoscere le possibili conseguenze penali della propria condottta. Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio analizzi la fattispecie o le fattispecie configurabili nelle condotte prescritte
(Fonte: Controcampus)