So che cosa molti di voi penseranno una volta letto il titolo: ecco la solita tirata moralistica e paternalistica del professore che fa finta di stare dalla nostra parte, mentre i professori sono tutti essenzialmente e profondamente stronzi e disumani.

Spero di dimostrare invece che le parole che seguono sono sincere e utili.



Anzitutto occorre non stupirsi delle materie uscite, perché i meccanismi con i quali vengono stabilite sono ormai piuttosto consolidati e quasi meccanici, quindi non ci sono grosse sorprese al riguardo.

La pubblicazione del decreto potrebbe provocare qualche preoccupazione, ma tenete presente che le preoccupazioni non sono sempre negative, e possono essere uno stimolo a migliorarci e a concentrarsi, senza esagerare.



Certamente la seconda materia e le materie dei membri esterni potrebbero essere quelle su cui è più facile cadere, ma non è detto: per alcuni la prima prova di italiano o le materie assegnate al membro interno potrebbero essere magari più problematiche, per vari motivi.

Comunque l’occasione è buona per pensare per la prima volta seriamente al proprio esame.

Magari vale la pena di abbozzare un’idea di tesina, se non lo si è già fatto, perché comunque quella è una buona opportunità, e non conviene usare gli ultimi giorni per prepararla, ma è vantaggioso sfruttare un interesse consolidato, in modo da poter concentrare il lavoro finale nel ripasso e nella preparazione delle materie più difficili per noi.



Infine, arriviamo proprio a parlare delle materie maledette, quelle che ci creano più ansia, magari un’ansia motivata, perché sappiamo che, in quelle, potremmo davvero cadere.

Ho letto i seguenti messaggi in queste ore sul gruppo facebook “Maturità 2014”: “Pedagogia seconda prova? Suicidio!” oppure “Italiano, filosofia e matematica esterne: da suicidio”.

Tralasciando ogni commento sul tenore dei messaggi, invito a prendere comunque la pubblicazione di queste materie come una sfida personale.

Del resto provate per una volta a mettervi nei panni dei commissari esterni o dei presidenti di commissione, e io sono presidente ormai da un bel po’ di anni. Credete davvero che l’unico scopo di questi commissari esterni sia quello di farvi cadere, di godere sadicamente nel trovare gli errori e le mancanze degli allievi e – dunque – degli insegnanti delle scuole concorrenti?

Può darsi che per qualcuno di essi accada davvero così, anche se io sono convinto che queste persone abbiano sbagliato professione.

In questi ultimi anni, invece, ho visto molti di essi valorizzare – ed erano ben contenti di farlo – il buono che c’era anche in compiti oggettivamente insufficienti, pur essendo precisi e dettagliati nella correzione degli errori di impostazione e di affronto della prova.

In conclusione, allora, diamoci da fare, rimbocchiamoci le maniche in questi ultimi mesi, senza pensare a priori “tanto io in quella materia andrò sempre male”.

Facciamo degli schemi, prendiamo appunti durante le ore di lezione, perché è sicuramente interesse dei vostri docenti che facciate una bella figura, sia che siano membri interni, sia, soprattutto che siano docenti di quelle materie di seconda prova esterna, o comunque affidate a membri esterni.

Chiedete tranquillamente loro consigli, fate domande e richieste di spiegazioni e approfondimenti, e vedrete che troverete in loro persone disponibili ad aiutarvi, e fate affidamento anche sulle vostre capacità, che, sono sicuro, sono maggiori di quello che pensate, se fate attenzione a tutto il percorso che avete fatto in questi anni. 

Come dico sempre ai miei alunni, “si riparte non da zero, ma da te”.