È stata pubblicata online la tanto attesa griglia di correzione relativa ai quesiti della prova Invalsi di matematica sottoposta agli alunni delle classi seconde e quinte elementari. Focalizzandosi su quelle di coloro che sono al termine del ciclo d’istruzione primaria, è il sito “ciaomaestra.com” a renderle note e consultabili sul web (alla pari di quelle per i frequentanti della seconda classe). Dopo le verifiche d’italiano, e affrontata oggi la sempre temuta mate, il prossimo appuntamento è fissato a martedì 13 maggio, quando è in programma la prova di Italiano e Matematica per la seconda della secondaria di II grado. E’ stata invece fissata il 19 giugno 2014 la prova di Italiano e Matematica di terza media che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione.



Si è tenuta oggi, mercoledì 7 maggio 2014, la prova Invalsi di Matematica per la seconda e quinta primaria. Stanno circolando online in questi minuti le griglie di correzione delle risposte aperte del test che gli alunni hanno dovuto affrontare. E’ invece in programma il prossimo 13 maggio 2014 la prova di Italiano e Matematica per la seconda della secondaria di II grado, mentre il 19 giugno è prevista la prova di Italiano e Matematica di terza media che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Da quest’anno, ha fatto sapere il Ministero dell’Istruzione, non verrà più svolta la prova di prima media. Ecco di seguito la griglia di correzione pubblicata dal sito specializzato “ciaomaestra.com”.



Ai detrattori dell’Invalsi fa da contraltare Andrea Gavosto, direttore della fondazione “Giovanni Agnelli” che definisce gli esami come “un misuratore esterno alla scuola” che, da elemento terzo qual è, “mira a monitorare le competenze che sono cosa diversa dalle nozioni e dalle conoscenze”, per poi aggiungere come: “Qualunque sistema di autovalutazione pecca del fatto che è difficile dare un giudizio oggettivo sui propri punti di forza e di debolezza”. “A chi afferma che il test non misura ciò che si insegna in classe io rispondo che non è vero: la scuola dovrebbe dare esattamente quelle competenze che si misurano con i test Invalsi” conclude Gavosto.



Invalsi sì, Invalsi no. La prova scritta che ha il fine di valutare i livelli di apprendimento (di italiano, matematica e inglese) degli studenti di scuole elementari, medie e superiori, permettono di individuare vuoti e criticità del sistema formativo (fornendo inoltre un campione rappresentativo a livello regionale e nazionale) divide gli addetti ai lavori tra chi pensa che l’esame dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione sia poco (o per nulla) utile e chi invece lo difende per i benefici che reca ad alunni e scuola. Su Il Fatto Quotidiano di oggi, mercoledì 7 maggio, troviamo le due opposte testimonianze e visioni di Alex Corlazzoli (maestro) e di Andrea Gavosto (ricercatore). Il primo racconta come in vista della prova, aderendo allo sciopero indetto da Cobas Scuola, Usb e Cub, non sia mai riuscito a trovare una motivazione valida ai suoi scolari (e ai loro genitori) circa la convenienza nel sostenere l’esame. Il maestro parla di risultati “illeggibili per i più”, frutto di “prove standardizzate che oscurano la creatività dei bambini, che boicottano la didattica a favore di risposte veloci, piatte e arbitrarie”. Corlazzoli, infine, invoca “un metro di valutazione diverso, che serva a comprendere quali strumenti mancano alla scuola italiana per poter essere all’altezza di quella europea”.

Proseguono le prove Invalsi 2014. Dopo il test di italiano andato in scena ieri (clicca qui per tutti i dettagli), gli studenti della seconda e quinta primaria dovranno confrontarsi oggi con la prova di matematica. Il prossimo 13 maggio 2014 è in programma la prova di Italiano e Matematica per la seconda della secondaria di II grado, mentre il 19 giugno 2014 sarà di scena la prova di Italiano e Matematica di terza media che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Come annunciato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione, da quest’anno non verrà più svolta la prova di prima media. Ieri sera è stato invece l’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) a far sapere che sulla base dei dati in possesso si può stimare che le prove di italiano non siano state effettuate in circa lo 0,89% delle classi II e lo 0,86% delle classi V, quindi in entrambi i casi la partecipazione è stata superiore al 99%. Ricordiamo che le prove sono strutturate in modo differente in base al livello scolastico a cui si riferiscono, sono direttamente collegate con le Indicazioni Nazionali (i programmi di studio) e vanno da un minimo di 20-25 domande per materia per la seconda primaria a un massimo di circa 50 domande, sempre per materia, per la seconda superiore. In totale gli studenti interessati saranno oltre 2.285.000 (circa 568.000 in seconda primaria, circa 561.000 in quinta primaria, circa 594.000 nelle terze delle medie e circa 562.000 in seconda superiore).