. Nella seconda prova d’esame, coloro che hanno scelto l’indirizzo classico e sono stati ammessi, si sono trovati a dover affrontare una delle prove più complesse rispetto gli anni passati: come seconda prova infatti gli studenti hanno dovuto tradurre un brano originale in greco antico di Aristotele, intitolato “Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura”, brano molto complesso ed allo stesso tempo interessante.
Come spesso accade, seppur gli studenti del liceo classico siano abituati a tradurre testi antichi in lingua originale in italiano, la seconda prova d’esame non è stata molto apprezzata: per quale motivo gli studenti hanno mostrato tutta la loro disapprovazione nel dover tradurre tale testo?
Le motivazioni che hanno giustificato tale disapprovazione sono di diverso tipo, e si possono raggruppare in diverse branchie: la maggior parte degli studenti ha ritenuto molto complesso il brano, in quanto Aristotele, seppur venga affrontato in maniera approfondita come argomento durante il percorso degli studi, è uno degli autori antichi non proprio amato, vista la complessità del testo e del linguaggio.
Molti altri studenti invece hanno sostenuto che il tempo a loro disposizione non fosse sufficiente per poter elaborare una traduzione che sia corretta al cento per cento, e dunque il punteggio massimo sulla seconda prova per molti, almeno apparentemente, sembrava un miraggio.
Inoltre, non bisogna dimenticarsi della classica motivazione che spesso accompagna la seconda prova: l’argomento non è stato affrontato oppure quel brano non l’abbiamo analizzato perfettamente o ancora Aristotele non è stato spiegato bene dall’insegnante.
Diverse dunque le motivazioni del terzo blocco di lamentele che sono state espresse dagli studenti che, nel 2012, si sono ritrovati a dover affrontare l’esame di Stato.
Per gli esperti invece, il brano di Aristotele selezionato è stato uno dei più semplici mai scritti dall’autore: secondo molti di essi infatti, basta conoscere bene il pensiero dell’autore che la traduzione può essere effettuata perfettamente, a patto che lo stesso brano venga letto con molta calma e venga capito il suo senso.
Altri esperti sostengono inoltre che quattro ore sono più che sufficienti per poter riuscire a tradurre il brano, e che come scusa il poco tempo a disposizione non ha delle basi reali, ma si tratta solo ed esclusivamente di una classica lamentela che, anno dopo anno, accompagna la seconda prova dei vari indirizzi scolastici.
Si tratta dunque di due opinioni abbastanza contrastanti, e sono pochissimi i personaggi famosi che hanno deciso di esprimere il loro commento sull’argomento, al contrario di quanto spesso accade quando si parla di seconda prova.
Seppur la seconda prova sia stata molto criticata dagli studenti, sono molti coloro che sono riusciti a conseguire una valutazione che va oltre alla semplice sufficienza: la maggior parte dei voti infatti si assesta sul nove, mentre sono stati registrati dei cali per quanto riguarda il voto massimo ottenuto dagli studenti nella seconda prova rispetto l’anno scorso.
Malgrado le lamentele dunque, moltissimi studenti si sono fatti trovare preparati all’appuntamento con la seconda prova e con la traduzione dei brani.