La seconda prova dell’esame di maturità del 2013, per coloro che hanno frequentato il liceo scientifico è stata una prova abbastanza complessa: nel compito infatti bisogna scegliere un problema, ed ovviamente risolverlo, rispondendo alle cinque domande proposte per ognuno di essi, e successivamente passare alla risoluzione di cinque quesiti del questionario: una prova da sei ore che comunque, a detta degli studenti, ha permesso di avere un certo livello di libertà di scelta.
Gli studenti, tra i due hanno preferito scegliere il primo problema: questo perché le varie risposte sono state molto più immediate, così come riuscire a svolgere tutti i passaggi in pochissimo tempo, soprattutto per coloro che hanno avuto una buona preparazione è stato molto semplice.
Scartato completamente o quasi invece il secondo problema: trovare la circonferenza infatti e tutti gli altri dati, a detta degli studenti sarebbe stato molto più complesso, ed inoltre il margine di errori sarebbe stato maggiore rispetto quello riscontrato nel primo problema.
Passando al questionario invece, seconda parte della seconda prova, gli studenti hanno avuto la possibilità di scegliere tra ben dieci domande, ognuna abbastanza complessa, secondo il parere degli studenti, ma non impossibile da risolvere.
Le domande più gettonate sono state la numero uno, la quale richiedeva la risoluzione di un problema geometrico relativo alla misura del terzo lato, e la soluzione sarebbe dovuta essere motivata dagli studenti.
Anche la domanda numero due è stata scelta da moltissimi studenti: si trattava semplicemente di risolvere una funzione, mentre la terza domanda non è stata scelta da moltissimi studenti, visto che si parlava di equazioni e piano cartesiano.
Anche la sesta domanda, che riguardava molto il calcolo logico è stata scelta come domanda, dato che con attenzione e concentrazione si sarebbe potuto risolvere il quesito, e lo stesso discorso vale per la settima domanda, dove bisognava trovare le misure di un rettangolo con pochi dati.
Tutte le altre domande sono state invece reputate complesse, e comunque avrebbero, secondo gli studenti, rubato troppo tempo per poter essere risolte.
Anche per gli esperti le scelte degli studenti sono state giuste: il primo problema, accompagnato dai cinque quesiti prima menzionati hanno permesso agli studenti di poter risparmiare tempo e dunque concentrarsi maggiormente, dato che il livello di difficoltà era leggermente inferiore rispetto al secondo problema.
Per quanto riguarda invece i quesiti tralasciati, gli esperti hanno trovato interessanti le scelte degli studenti, che hanno mischiato quesiti quasi semplici a quesiti complicati senza seguire uno schema lineare, ovvero tutti quesiti sullo stesso livello di difficoltà, forse perché letti in maniera veloce o approssimativa.
La seconda prova dell’esame di stato per l’indirizzo scientifico è andato nella media: non ci sono stati grossi sconvolgimenti rispetto lo scorso anno, ed allo stesso tempo non ci sono stati moltissimi voti a punteggio pieno, ovvero il cento o cento e lode.
Questo però non vuol dire che la seconda prova sia andata male: al contrario infatti, i risultati sono stati su un buon livello, dove l’otto è stata una valutazione molto presente.