Tema e seconda prova in archivio, i maturandi sono ora attesi all’ultimo scritto in quindicesimi prima dell’orale che conclude l’esame di stato: la terza prova, in programma nella mattinata di lunedì 23 giugno. Si tratta di un test che a differenza dei precedenti due, non viene partorito dal pool di esperti del Ministero dell’Istruzione, bensì da parte delle stesse commissioni che devono definire, entro oggi, collegialmente e coerentemente con il programma, la struttura della prova multidisciplinare e le materie, che sono appunto a discrezione dei commissari interni ed esterni. Dunque, le materie – in numero non superiore a cinque e non inferiore a quattro – possono essere organizzate, come detto, in diversi schemi: 5 argomenti a trattazione sintetica (tipologia A); da 10 a 15 quesiti a risposta singola (Tipologia B); da 30 a 40 quesiti a risposta multipla (Tipologia C); non più di 2 problemi scientifici a soluzione rapida (Tipologia D ); non più di 2 quesiti pratici (Tipologia E); e un progetto (Tipologia F). Per quanto concerne invece il tempo a disposizione agli studenti vengono concesso tre ore. Inizia dunque un lungo week end di ripasso forsennato.