La scuola italiana dice addio al Ginnasio. Non scompaiono ovviamente i primi due anni del liceo Classico, da circa ottant’anni chiamati rispettivamente quarto e quinto Ginnasio, ma va definitivamente in pensione il termine istituito nel nostro Paese con la riforma scolastica del 1923. Da quest’anno, infatti, molti licei italiani hanno deciso di adeguarsi a quanto stabilito dal riordino delle Superiori voluto dall’ex ministro dell’Istruzione Gelmini, così ecco che i genitori che hanno compilato il modulo di iscrizione dei figli al Classico si sono ritrovati a dover indicare “primo liceo” alla voce “classe”. Il nome cambia, ma la sostanza resta la stessa: nessuna modifica dunque nel piano di studi, ma solo il rischio che al momento dell’iscrizione si crei qualche confusione. In diverse scuole dello stesso quartiere, infatti, alcuni studenti di primo liceo potrebbero ritrovarsi al primo e al terzo anno, entrambi indicati con “primo liceo”. Il Ginnasio fa il proprio ingresso nella scuola italiana con la riforma Gentile del 1923 che prese il nome dall’allora ministro dell’Istruzione del governo Mussolini Giovanni Gentile, il quale la elaborò insieme a Giuseppe Lombardo Radice. Tra le varie misure introdotte, l’obbligo scolastico venne alzato al 14esimo anno di età e, dopo i primi cinque anni di scuola elementare, lo studente avrebbe dovuto scegliere tra il Ginnasio (per accedere al liceo classico o al liceo scientifico), l’istituto tecnico, l’istituto magistrale e la scuola complementare.



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