Migliaia di studenti sono pronti a tornare a scuola per gli esami di riparazione, ultima possibilità per non perdere l’anno scolastico. Dopo un’estate trascorsa sui libri, è arrivato il momento decisivo: i test si svolgeranno con modalità differenti in ogni istituto e i compiti dovranno essere corretti entro la fine del mese per permettere la compilazione delle nuove classi. Saranno i professori a decidere se sottoporre agli studenti un esame orale o scritto (o entrambi), a risposta multipla o a risposta aperta. Anche le giornate delle prove variano da scuola a scuola, ma gran parte dei ragazzi dovrà necessariamente tornare a sedersi al banco in questi giorni. Gli esami di riparazione coinvolgeranno circa un ragazzo su quattro, con la maggior parte dei non ammessi che risulta essere negli Istituti professionali (16%), seguiti dagli Istituti tecnici (12,3%) e dai Licei (5,1%). Come fa sapere il Ministero dell’Istruzione, a livello territoriale la percentuale più alta di promossi si registra in Umbria (71,1%), Puglia  (71%), Calabria (69,8%). Si sfiora il 30% di sospensioni di giudizio in Lombardia (28,7%) e Toscana (28,4%), mentre la percentuale più alta di non promossi è in Sardegna (14,7%), seguita da Campania (11,5%) e Sicilia (11%).



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