Matteo Renzi ha inaugurato oggi l’anno scolastico all’istituto di Palermo intitolato a don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia esattamente ventuno anni fa, il 15 settembre del 1993. “Oggi siamo a Brancaccio – ha detto il premier – perché è la scuola che consente di fare ripartire un Paese, perché è il giorno dell’anniversario di nascita e di morte di padre Pino Puglisi, perché è la scommessa educativa che caratterizza il progetto della buona scuola che deve toccare tutta l’Italia, da Milano a Palermo, dalla Val da Aosta alla Puglia”. Nella scuola, ha aggiunto Renzi, “ci sono 149mila persone che hanno l’obbligo di essere assunte. Li portiamo dentro non per farli contenti ma perché siamo in condizione di valorizzare il merito e chi fa bene il proprio dovere non ha nulla da temere”. Non sono però mancate le proteste davanti all’Istituto Puglisi, dove i docenti e lavoratori precari si sono dati appuntamento per manifestare contro il governo e per chiedere “la stabilizzazione e l’immediata immissione in ruolo”.



Questo settembre, oltre alle facce un po’ assonnate e anche – si spera – curiose degli alunni, che ormai nella giornata di oggi sono di nuovo tutti seduti dietro ai banchi, ci saranno anche moltissimi ministri per l’inaugurazione e la partenza di questo nuovo anno scolastico. Infatti, l’invito a partecipare al primo giorno di scuola di tutti gli studenti italiani partito dal premier Matteo Renzi, in vista della riforma della scuola e dell’istruzione, è stato accolto in modo assolutamente positivo da molti ministri. Lo stesso Renzi oggi, lunedì 15 settembre 2014, sarà presente all’istituto Don Peppino Puglisi – di cui oggi si ricorda il 21esimo anniversario dalla morte -, che si trova a Palermo, in una delle zone più rischiose della città, ovvero il quartiere Brancaccio. Ma non solo: per esempio, il ministro Giannini sarà al Tecnico Agrario Emilio Sereni di Roma e lì taglierà il filo rosso del birrificio artigianale costruito proprio all’interno della scuola, che sarà di implemento al percorso scuola-lavoro proposto. Proprio all’interno del birrificio, infatti, i ragazzi, gli studenti e anche alcuni giovani detenuti avranno l’occasione di fare le prime esperienze lavorative. Stefania Giannini, inoltre, ha parlato ieri, in occasione dell’apertura della Venice International University, affermando che “Quest’anno scolastico si apre con un clic. Mi aspetto che tutto il Paese si interroghi sulle grandi questioni: dalla valutazione alla formazione degli insegnanti, dalle nuove competenze al consolidamento delle grandi competenze che l’Italia possiede, nella storia dell’arte, nella musica, nelle discipline umanistiche, ma senza dimenticare le lingue straniere. Vogliamo una scuola che risponda alle sfide di oggi”. Il ministro, oggi a UnoMattina su Rai 1, ha anche aggiunto “Un governo che oggi è partito con lo zaino e la cartella in spalla e che accompagna tutti gli studenti a scuola significa che è un governo che ha una determinazione politica fortissima, presidente del Consiglio in primis, che ha scelto di essere il portabandiera”. Oltre al premier e al ministro dell’istruzione, moltissimi altri hanno scelto di recarsi nella scuola che hanno frequentato loro stessi, come per esempio il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che andrà al liceo scientifico Enrico Fermi di Genova, o Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che sarà ospite della Primaria Matilde di Canossa di Reggio Emilia. Giuliano Poletti, il ministro del Lavoro sarà all’istituto tecnico Scarabelli di Imola, Maria Elena Boschi è attesa a Laterina alla Goffredo Mameli e il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti alla scuola Marconi di Bologna. Proprio durante la sua visita Maria Elena Boschi ha esortato tutti gli studenti ad essere curiosi, fare domande, organizzare, e imparare tanto. E poi, ancora, Carmela Lanzetta – ministro degli Affari Regionali – sarà al liceo Olivetti di Locri e Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, alla Cabrini di Milano. 

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